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I PRINCIPI DELL'ALFABETIZZAZIONE

Progettate un vostro programma funzionale

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Simona Bertini


Dedicato alla memoria di Peter Gzowski*


Documento di riferimento

Non copiate metodi o contenuti di tipo scolastico poiché non funziona per gli analfabeti, costruite i contenuti da questi principi di base, progettate un programma pertinente

1. Non copiate metodi e contenuti convenzionali e tradizionali

sarete formatori di alfabetizzazione più efficaci se abbandonerete l'idea che ci sia un modo corretto per fare le cose, e che quel modo sia da ritrovare nei libri di testo standard. Se ideerete i metodi e i contenuti basandovi sui bisogni locali, sugli interessi, le caratteristiche e le condizioni ( per esempio funzionali), allora avranno un approccio più significativo sia per chi insegna che per chi apprende l'alfabetizzazione. Attenetevi ai principi qui elencati, piuttosto che copiare quello che è stato fatto dagli altri; sia che si tratti di contenuto che di metodi.

Il principio evocato dalla convenzionalità è "Si è sempre fatto così" oppure " Questo è il modo 'corretto' per farlo", è basato semplicemente sulla tradizione piuttosto che sulla funzione. Cercando di identificare le parole e le frasi che saranno subito utili dovrete distaccarvi dai libri di testo standard i cui elenchi di parole e frasi potrebbero essere stati attinenti ad altre comunità.

Ogni comunità è diversa, così ogni contenuto dovrebbe essere differente a seconda della comunità.

Molti dei metodi di apprendimento convenzionali sono stati ideati per l'insegnamento ai bambini delle scuole. Voi vi rivolgete a analfabeti o semi-analfabeti adulti.

Molti dei partecipanti potrebbero avere frequentato una scuola convenzionale per qualche settimana e averla abbandonata perché vi si trovavano a disagio e perché risultava incomprensibile. Imitando il metodo scolastico difficilmente i partecipanti potranno ottenere dei risultati. Coloro che non hanno mai frequentato una scuola non troveranno attrattive nella riproduzione di un ambiente scolastico.

Fate riferimento al modulo sui metodi di formazione pensato per la formazione degli animatori. Molti principi elencati nel modulo possono essere applicati qui. Evitate di riprodurre ed imitare la scuola, sottolineate come "fare " piuttosto che "ascoltare" sia il mezzo di apprendimento più importante, incoraggiate la scoperta contro il conformismo e l'esplorazione contro la disciplina.

Fate sforzare i partecipanti nel processo di apprendimento in modo che ricordino meglio ciò che apprendono, senza però che si sforzino a tal punto da voler abbandonare; trovate piuttosto un modo di far dire loro "lo abbiamo fatto da soli". (Vedere Andare.") Empowerment.

2. Sviluppate contenuti e metodi basandovi sui principi dell'Empowerment.

Le due principali domande che dovrete porvi quando pianificate, ideate o progettate un piano di alfabetizzazione sono "Cosa bisogna insegnare (contenuto)?" e "Come bisogna insegnarlo (metodo)?"

Il contenuto delle lezioni dovrà essere costituito da parole, frasi importanti per la situazione in cui si trovano i partecipanti. Saper scrivere i nomi e i prezzi di vari pesci può essere importante per una comunità vicino l'oceano che si occupa prevalentemente di pesca, ma non sarà così utile a una comunità nomade della savana dedita all'allevamento di bestiame. Nel secondo caso, la comunità sarà più interessata ai nomi dei diversi tipi di cammelli o di bestiame, a seconda del tipo di gregge. I residenti di un quartiere povero di una città saranno più interessati al mercato locale, ai costi dei trasporti locali o a svaghi economici piuttosto che a dettagli su pesca e bestiame.

Dato che si apprende meglio facendo che ascoltando, cercate i modi affinché i partecipanti prendano parte all'esercizio di identificare le parole che sono più rilevanti per la loro vita e la loro condizione.

Con un gruppo di quattro, otto partecipanti di una comunità di pescatori, un buon esercizio potrebbe essere, per esempio, organizzare un'uscita fino al luogo dove si vende e si compra il pesce e preparare un elenco delle diverse specie di pesce, delle dimensioni e del relativo prezzo. Il gruppo potrebbe quindi elaborare un poster con questo elenco che averebbe ovviamente degli usi pratici. Usate l'immaginazione.

Un gruppo sito in città potrebbe organizzare un'uscita diversa, andando alla ricerca dei diversi cartelli: le insegne dei negozi, i cartelli stradali, quelli di direzione, il nomi delle vie.

Notate come il metodo presentato è una forma del "fare", dove i partecipanti hanno una parte attiva impegnandosi in un'attività pratica e utile piuttosto che ascoltando una lezione o guardando una presentazione. Come succede nella ginnastica, l'esercizio (farlo) fortifica.

3. Gli adulti non sono bambini, sono necessari approcci differenti

Quando si insegna alle persone è facile pensare che coloro che insegnano sono gli adulti e quelli che imparano i bambini. Prima di tutto questa è la situazione che si presenta in una scuola, vero?

Allora ci si sbaglia. Quando si insegna l'alfabetizzazione quelli che imparano sono gli adulti e non i bambini. Il fatto che loro non sappiano né leggere e né scrivere non significa che siano da meno.

Bisogna essere sicuri di non dare l'impressione, con i gesti del nostro corpo, il tono della voce, o la forma di esprimersi, di essere superiori a loro ( più grandi di età, superiori, più forti). Perché facendolo non si sentiranno incoraggiati ed in questo modo si potrebbero perdere e di conseguenza l'insegnamento di alfabetizzazione fallire.

Quando si insegna agli adulti bisogna ricordare che non sono dei bambini ed evitare facilmente di immaginarlo. Come adulti, devono essere - e anche trattati- come nostri eguali. Non si deve spendere molto tempo e sforzarsi nel fare ciò che si fa quando si insegna ai dei bambini.

I bambini devono imparare molto di più del tema in oggetto: imparano cosa significa il potere, come comportarsi nel mondo, in una comunità, e come gestire i loro capricci. I partecipanti in un'alfabetizzazione di persone adulte non sono dei bambini e bisogna evitare un comportamento automatico e sconsiderato che faccia pensare a loro come se lo fossero. L' insegnante in una scuola spende maggior sforzo, tempo e pensiero per assicurare che i bambini si comportino bene e che lo ascoltino. Non si dovrebbe spendere nemmeno un minuto in questo. In questa maniera i partecipanti adulti lo intuiranno subito e risponderanno con il non imparare quello che si offre.

Se si dimostra ai partecipanti che si sa che sono adulti ed eguali a noi allora risponderanno meglio ai nostri metodi nel guidarli verso l'alfabetizzazione.

4. I modelli per l'insegnamento non dovrebbero essere presi dalle scuole per l'infanzia.

Quando si fa qualcosa, come insegnare, si usano spesso dei modelli di comportamento. A volte questi modelli derivano da modelli, dai persone più anziane o da altre persone che rispettiamo e consciamente vogliamo emulare. Altre volte non ci si rende nemmeno conto di utilizzare dei modelli e si compiono azioni che intuitivamente sembrano "giuste". Questo comportamento è dovuto al fatto che sia noi che gli altri supponiamo cosa sia la situazione e cosa si dovrebbe fare.

Vi è inoltre il rischio, se la nostra unica esperienza di apprendimento e soprattutto nell'imparare a leggere e scrivere è stata la scuola, di usare la scuola come unica fonte di modelli per l'alfabetizzazione.

È necessario fare uno sforzo per ricordare come vengono fatte le cose a scuola e scartare con attenzione quelle non appropriate per gli adulti e che li ostacolerebbero nell'alfabetizzazione. Per esempio alcune possono essere quelle riportate si seguito: insistere sulla disciplina, impartire ordini agli studenti, presumere che il professore abbia sempre ragione, atteggiarsi a fonte di saggezza e conoscenza.

In alcune scuole, ma non in tutte, i professori insultano gli studenti davanti ai compagni, li puniscono fisicamente e verbalmente, si rivolgono a loro in un modo arrogante e superiore, li criticano e li sminuiscono. Anche se fortunatamente al giorno d'oggi questi comportamenti non sono più presenti in molte scuole del mondo, tali atteggiamenti si devono meticolosamente evitare nell'alfabetizzazione degli adulti.

Prendete in considerazione alternative di interazione con i partecipanti ai corsi di alfabetizzazione. Non date lezioni; potete organizzare dei laboratori per discutere i suggerimenti e pianificare attività e organizzare uscite e progetti per portare a termine le attività. Lo schema suggerito qui è quello di avere due tipi di sessioni.

Il primo tipo dovrebbe essere simile a un incontro. Non lo si dovrebbe chiamare lezione anche se può essere tenuto in una classe. Durante un "incontro" potete identificare i bisogni, i livelli di alfabetizzazione già raggiunti dai partecipanti, trovare idee per i progetti di apprendimento, pianificare questi progetti, e svolgere le attività dopo le uscite per questi progetti.

Il secondo tipo di sessione dovrebbe essere un'uscita sul campo o progetto che i partecipanti hanno progettato in una sessione del primo tipo. Può essere un'uscita presso il porto per scrivere i nomi e i prezzi dei pesci che arrivano. Può essere un'uscita presso il mercato per fare la stessa cosa con gli articoli che si vendono sul luogo. Può essere un'uscita presso un allevamento per identificare il bestiame. Può essere un'uscita presso un'azienda agricola per identificare un raccolto. Può essere una visita presso una cucina per identificare gli utensili o le ricette. Può essere un'uscita presso un cantiere edile per identificare strumenti, i lavoratori o il processo di costruzione.

Incoraggiare i partecipanti a essere creativi, ricordando loro che il contenuto dovrebbe essere appropriato alla loro situazione.

Tutto ciò richiede un alto grado di partecipazione tra i partecipanti. "Il fare" queste cose, pianificare, mettere in atto, eseguire un'attività (sul campo o un progetto), rappresenta lo sforzo (che devono fare) necessario al loro rafforzamento. Non prendete decisioni per loro; quando sono loro a decidere diventano più forti nel farlo.

I partecipanti non sono alunni o bambini; sono pari e partner di un'attività difficile e onorevole. Non dimenticatelo mai e comportatevi di conseguenza.

5. Il rispetto è molto importante:

Prendete in considerazione la vita di una persona che non sa né leggere né scrivere.

Probabilmente è stata presa in giro e/o insultata per il fatto di essere analfabeta. Lei o lui potrebbe essere tentato di nascondere il proprio analfabetismo. Frequentando i laboratori il partecipante ammette in pubblico che non sa né leggere né scrivere. Se nel frequentarli non troverà un vantaggio, dei benefici e non viene rispettato, probabilmente si ritirerà. Bisogna avere coraggio per frequentare le sessioni di alfabetizzazzione dovreste saggiamente riconoscere e lodare quel coraggio.

Dovrete evitare comportamenti che si tengono generalmente con i bambini a scuola, e rispettare i partecipanti. Insistete anche affinché si rispettino a vicenda e ognuno rispetti se stesso. Aumenterete ll'auto stima.

Non utilizzate un titolo (Sig. Sig.na Dott. Sig.ra Rev.) a meno che non venga utilizzato un titolo per ogni partecipante. Potete decidere di utilizzare il nome per tutti, incluso per lo stesso insegnante, oppure potete utilizzare per tutti il titolo e il cognome. (Chiamatemi Dott. Phil).

Non soltanto dovrete rispettare ogni partecipante, dovrete anche fare in modo che ognuno di loro sappia chi è l'insegnante e quindi rispettarlo.

6. Imparare facendo è più efficace che imparare guardando o ascoltando

Apprendiamo in molti modi, ascoltando lezioni, registrazioni, guardando video e film, guardando presentazioni o spettacoli e anche con l'azione. Consultate il modulo metodi di formazione . Molti metodi che sono efficaci per la formazione degli animatori possono esserlo anche per l'alfabetizzazione.

L'azione può comprendere una vasta gamma di attività, dalle sessioni di pratica e simulazione in classe, alle attività sul campo con o senza supervisione. Creare modi interessanti, pertinenti e utili affinché i partecipanti apprendano con l'azione, è una responsabilità importante. Nel pianificare queste sessioni otterrete beneficio coinvolgendo i partecipanti nella progettazione nella realizzazione.

Di seguito trovate un esempio. Non tenete la lezione in una classe. Avete pianificato sessioni e gite. Durante la pianificazione delle sessioni avete valutato con i partecipanti le loro necessità. Si tratta di un paese di pescatori. Come gruppo decidete di preparare un opuscolo con l'elenco dei pesci che vengono portati al villaggio con le rispettive dimensioni e i prezzi. Dedicate due ore a una gita sul campo e, come gruppo, recatevi alla spiaggia dove arriva il pesce e scrivete i nomi dei pesci ed i rispettivi prezzi. Tornate alla sala che utilizzate per la pianificazione e preparate l'opuscolo con i nomi e i prezzi dei pesci. Darete a tutti membri del gruppo l'opportunità di scrivere i nomi di qualche pesce, e i rispettivi prezzi, così avranno un'esperienza pratica nello scrivere con un significativo obiettivo per farlo. Utilizzerete l'opuscolo con ogni partecipante per leggere la lista.

Durante le varie fasi del progetto sottolineerete come la lettura e la scrittura aiutino a registrare e riportare le cose e come siano i partecipanti a farlo e non l'insegnate.

7. Non aspirare a elevati livelli di alfabetizzazione.

Avere un elevato livello di alfabetizzazione, essere capaci di analizzare una struttura grammaticale difficile, essere sicuri nell'ortografia, capaci di apprezzare la prosa e la poesia può essere un buon fine in sé stesso. Sicuramente se uno dei partecipanti esprime il desiderio di raggiungere un livello elevato, lo incoraggerete affinché possa trovare il modo di farlo. L'obiettivo del vostro programma di alfabetizzazione non dovrebbe però aspirare a tali obiettivi.

Non si insegna l'alfabetizzazione per il solo scopo di rendere colti i membri della comunità. Si vuole aiutare una comunità a diventare più forte permettendo ai suoi membri di mettere in pratica le cose attraverso la lettura e la scrittura.

Non sono necessarie una grammatica un'ortografia perfette. Il livello di alfabetizzazione che si vuole ottenere è quello che consente di identificare le parole comunemente utilizzate e l'abilità riprodurre dei simboli sulla carta che possano essere letti dagli altri.

Non criticate mai un errore di grammatica o di ortografia. Mai.

Limitate gli argomenti a quelli che sono immediati, pertinenti e locali. In paese di pescatori c'è bisogno di conoscere Shakespeare o Proust. Per i pastori non è importante saper citare Wordsworth o Browning. Gli abitanti di un quartiere non hanno bisogno di analizzare una frase o coniugare un verbo. Gli orticultori non hanno bisogno di scrivere poesie o sonetti. Ci sarà qualcuno che vorrà proseguire per scoprire questi piaceri (incoraggiatelo a farlo), ma non nel programma di alfabetizzazione.

Non preoccupatevi se i partecipanti non sanno scrivere correttamente la grammatica o l'ortografia. Se riuscite a capire quello che intendono dire scrivendo una parola allora sono riusciti nel loro intento. Lodateli per questo.

Fare in modo che cerchino altrove la perfezione. "Non pretendere che una mucca faccia le uova e che un pollo dia il latte".

8. Cercate una comunicazione pratica. Non cercate di ottenere la perfezione a tutti i costi:

I due principali scopi pratici della scrittura sono (1) registrare e (2) riportare. Entrambe le cose possono essere fatte verbalmente ma potete dimostrare ai partecipanti che possono essere più precisi e tranquilli nell'usare la parola scritta. Consultate il modulo monitoraggio. Ci sono dei vantaggi nelle registrazioni e nel riportare per iscritto le cose.

Se durante un'uscita con i partecipanti presso il mercato del pesce scrivete i nomi dei differenti tipi di pesci e i rispettivi prezzi, allora state effettuando una registrazione. Un mese più tardi, guardando di nuovo i prezzi del pesce avrete un'accurata registrazione del loro costo come la prima volta. Tutto questo è più affidabile della memoria. Se prendete l'opuscolo o il poster con l'elenco dei pesci ed i relativi prezzi e lo trasmettete a qualcuno che non era presente al momento dell'uscita, allora state facendo un rapporto scritto.

Allo stesso modo, anche questo procedimento è più affidabile della memoria. Quell'affidabilità è il risultato pratico e utile della lettura e della scrittura.

Ecco perché quell'uscita sarebbe più importante per una comunità di pescatori, se è fatta per raccogliere nomi e prezzi dei pesci, che per una comunità di pastori. Per essere pratici, innanzitutto dovrete fare una valutazione degli argomenti più rilevanti nelle vite dei partecipanti (sarebbe meglio se venisse fatto come un lavoro di gruppo dei partecipanti).

Sarà più facile per loro riconoscere il valore di imparare a scrivere e leggere e sarà più probabile che ricordino quello che hanno imparato.

9. Enfatizzare i linguaggi e gli alfabeti più utilizzati comunemente.

Nel processo di alfabetizzazione non dovrebbe importare quali lingue ed alfabeti si usano nel proprio programma di alfabetizzazione. Nessuno è migliore di un altro. La scelta dovrebbe ricadere su quello comunemente compreso e conosciuto nella comunità. L'importanza e l'utilità devono essere il criterio da seguire. Bisogna conoscere la comunità.

A volte per la stessa lingua esiste più di un alfabeto. Le lingue Hindi e Urdu sono essenzialmente la stessa lingua, l'Induismo influenza l'Hindi e l'Islam l'Urdu. L'alfabeto Hindi deriva dal sanscrito degli antichi Persiani, mentre quello Urdu (che si scrive da sinistra verso destra) deriva dall'Arabo ma attraverso le influenze persiane (la lingua stessa è una derivazione del Persiano). Il moderno alfabeto giapponese (il Giappone ha tre alfabeti, uno dei quali è il cinese) è una matrice dove ogni carattere è una combinazione di consonanti seguite da vocali. Lo stesso vale per i 240 caratteri della lingua amarica dell'Etiopia. La distinzione tra vocali e consonanti è certamente una caratteristica delle lingue europee che sono basate principalmente sull'alfabeto romano.

Va bene usare più alfabeti mentre si lavora per dimostrare come una singola parola possa essere scritta in modi differenti usando ogni alfabeto. L'unica esigenza è che l'alfabeto che utilizzate sia comunemente compreso dalla comunità.

Nella maggior parte dell'Africa si usa un solo alfabeto basato sulle lingue europee e spesso introdotto dai missionari cristiani. Il fatto che si usi questo alfabeto non significa che dobbiate insistendo sulla corretta grammatica e ortografia europea. I vostri principi guida dovrebbero fare in modo che quanto viene imparato dai partecipanti sia pratico, si possa comprendere e utilizzare (non necessariamente "corretto").

10. Associare piccole parole a immagini semplici:

Si impara a identificare le immagini, forse inconsciamente, come parte dell'apprendimento della lettura. Se sapete leggere - e lo sapete fare perché state leggendo questo documento- potreste rimanere sorpresi scoprendo che molte persone analfabete non riescono a identificare disegni come quelli usati in questa pagina web.

Una persona totalmente analfabeta non ha nulla con cui paragonarli; i disegni sono bianchi e neri, non come la vita reale, sono dei simboli artificiali. Sono però relativamente facili da imparare, più facili dei caratteri della maggior parte degli alfabeti (eccetto forse quello cinese che è basato su immagini). Una volta che i partecipanti hanno imparato a identificare i semplici tratteggi bianchi e neri, potete inserire i disegni nel programma.

Un progetto, per esempio, può essere la preparazione di un opuscolo o una serie di cartelloni, nel quale i partecipanti disegnino un oggetto conosciuto e utilizzato, adatto alla specifica comunità, e vi scrivano sotto la parola che indica l'oggetto.

Incontro:


Incontro per pianificare e rivedere

11. Includete una "numerazione" di base all'inizio del piano di insegnamento.

Per numerazione si intendono le capacità elementari necessarie per riconoscere i numeri, scriverli, e usarli per contare e misurare.

Molti individui che non hanno imparato a leggere e scrivere una prosa, hanno imparato in qualche maniera una numerazione di base e se ne avvalgono per maneggiare i soldi. Questo è un buon segno, e dovreste utilizzarlo come base per imparare a leggere e scrivere. Il vostro programma dovrebbe includere la numerazione. Dovrete includere i numeri nel piano di alfabetizzazione. Non dovrete insegnare l'aritmetica ma insegnare a riconoscere e a scrivere i numeri.

12. Quello che imparano deve essere pratico, immediato ed utile.

Ci sono molte somiglianze (per l'alfabetizzazione) con il metodo auditivo per l' apprendimento di una lingua orale descritto in un altro documento di questo sito Metodo auditivo.

Un elemento importante condiviso da questi metodi è che ciò che si apprende non dovrebbe essere assimilato meccanicamente ed essere lontano dalle attività quotidiane. Se si ha sete bisogna imparare a saper dire "Dammi dell'acqua", ciò aiuterà a ricordarlo meglio (verrà trattenuto), soprattutto se nel dirlo qualcuno darà effettivamente un bicchiere d'acqua. Cosa succederebbe nell'imparare a scrivere la frase " Dammi dell'acqua" si ricevesse effettivamente un bicchiere d'acqua?

Si otterrebbe uno stimolo positivo.

L'apprendimento dovrebbe essere essenziale. Ecco perché, in qualità di animatori, dovreste imparare molto sulla comunità e sulle cose importanti per i suoi membri. Quello che è importante per la comunità dovrebbero essere la base per creare il contenuto progetto di apprendimento che organizzate.

13. Imparare e utilizzare quello che è utile e interessante nella specifica comunità.

Per prima cosa dovrete imparare di più sulla comunità e sulle attività che sono più importanti per la comunità. Successivamente dovrete coinvolgere i partecipanti a fare la stessa cosa e a diventare più coscienti di cosa accade intorno a loro.

Nell'alfabetizzazione di base, ai partecipanti non dovrebbe essere sottoposto un lungo elenco di parole o richiesto di imparare un gran numero di caratteri dell'alfabeto che si sta usando. Dovrete essere selettivi e fare una selezione delle parole che identificano le cose comunemente utilizzate dai partecipanti.

Il vocabolario, il contenuto del programma di alfabetizzazione, deve essere funzionale. Questo significa che deve essere pratico e pertinente, condizione che cambia da comunità in comunità. Questo è il motivo per il quale, in qualità di animatore, per la pianificazione di un programma di alfabetizzazione, dovrete avere familiarità con i dettagli della vita quotidiana. Non potrete farlo da soli ma avrete bisogno dell'aiuto dei partecipanti, dovrete però conoscere quello che volete ricavare da loro.

14. Evitate i piani di studi (Contenuto) presi in prestito dall'istruzione convenzionale. Fatene uno vostro.

Soprattutto le prime volte che vi troverete a formare un programma di alfabetizzazione, sarete tentati di prendere in prestito un libro di lettura delle elementari e iniziare da lì l'insegnamento.

Siate forti e evitare questo approccio.

Guardare attentamente a quei libri. Quali sono le parole presenti? Quante di esse rappresentano qualcosa di importante per i partecipanti?

Anche se ultimamente si stanno facendo molti sforzi per scrivere libri di testo più legati alle realtà nazionali, nessun libro di testo può riflettere la grande varietà di attività, oggetti e idee di una nazione intera; le comunità sono molto diverse le une dalle altre. Inoltre, creare un proprio vocabolario, come un'attività di gruppo con i partecipanti, aiuta a diventare più forti e a riuscire a identificare meglio la parole scelte (cioè quelle che hanno scelto loro).

Il criterio del vostro metodo e dei contenuti che utlizzate non dovrebbe essere distinguere tra convenzionale o non convenzionale, ma valutare se riuscite effettivamente ad aumentare il numero delle persone che sanno leggere e scrivere nella comunità.

15. Evitate temi tradizionali, convenzionali, inutili (come per esempio l'alfabeto, la poesia, il teatro straniero).

In un contesto scolastico è frequente insegnare agli alunni l'intero alfabeto. Ma cos'è un'alfabeto? E' una raccolta di caratteri, ognuno di forma differente e con un differente suono o serie di suoni.

L'alfabeto, e le lettere in esso contenute, non rappresentano niente di pratico e utile nella vita dei partecipanti al gruppo di alfabetizzazione. Sono difficili da memorizzare e non sono strettamente connessi alla vita quotidiana.

Non insegnate l'alfabeto. Insegnate solo quelle lettere dell'alfabeto che si trovano nelle parole pratiche ed utili che si è deciso di imparare (diverse da comunità in comunità, e diverse tra i vari gruppi della stessa comunità). Alla fine, i partecipanti al gruppo di alfabetizzazione impareranno forse ogni lettera dell'alfabeto o almeno tutte quelle che avranno utilizzato.

E cos'è una poesia? Si ritiene che la poesia che si impara a scuola sia "adatta" agli alunni. Di solito è molto sofisticata e sempre poco pratica. Quale uso pratico dovrebbe avere una poesia per degli analfabeti che si avvicinano all'alfabetizzazione di base? E le altre forme di letteratura? Certo, possono essere piacevoli da leggere - almeno per alcune persone. Se non sono pratiche, pertinenti e utili ai partecipanti del corso di alfabetizzazione allora non dovrete insegnarle nel vostro programma.

Se uno dei partecipanti mostra interesse, lo dovrete incoraggiare e supportare e potrete consigliargli di studiare in altri contesti la poesia, il teatro, la prosa o altre arti letterarie.

16. Non criticate mai, lodate spesso.

Consultate il modulo sulla gestione partecipativa: Attitudine positiva. Viene spiegato che quando critichiamo qualcuno, la persona non correggerà facilmente e automaticamente il proprio errore, cercherà al contrario di difenderlo e perderà la volontà di riconoscere la vostra guida. Questo principio, che qui viene applicato per dirigere lo staff e i volontari, viene anche utilizzato per guidare i partecipanti ai corsi di alfabetizzazione.

Dovrete aspettarvi errori dai partecipanti, è una caratteristica umana importante (che differenzia gli uomini da Dio). Il modo in cui risponderete di fronte ai loro errori farà una grande differenza sul loro apprendimento. State calmi, siate tolleranti e focalizzatevi sui risultati raggiunti.

Facciamo un esempio. Chiedete a uno dei partecipanti di provare a scrivere " Il gatto è seduto" . Forse scriverà " Il catto è siduto". Dovrete riconoscere che il partecipante ha fatto dei progressi. Non è facile arrivare anche solo a questo punto. Mostrate al partecipante che molte più persone riconosceranno la parola seduto se verrà scritta "seduto" (non occupatevi ancora della "c" in "catto").

In generale, la risposta che dovreste dare è : " Molto bene, puoi addirittura farlo meglio...(variando la frase in base a quale miglioramento state suggerendo). Senza critiche potete suggerire un miglioramento.

In alcuni casi il partecipante potrebbe chiedevi direttamente:" 'siduto' è sbagliato?". Nell'alfabetizzazione di base non c'è niente di sbagliato, diteglielo. E' soltanto che più persone capiranno cosa si vuole dire se si scrive 'seduto' invece di 'siduto'.

Lodate i miglioramenti. Non usare lodi superficiali o false ma riconoscete sinceramente i miglioramenti. Non è una cosa semplice riconoscere un carattere dell'alfabeto ed essere capaci di trascriverlo in modo che altre persone lo possano riconoscere. E' un grande miglioramento.

Invece di criticare dicendo che qualcosa è sbagliato, indicate gentilmente come qualcosa possa essere migliorata. Consultate Sandwich: dovrete interporre (inserire) il suggerimento per migliorare (e non le critiche) tra gli elogi (il pane).

Uno slogan importante nella gestione della formazione è :" Non è necessario di andare male per migliorare". Ricordatevi che i partecipanti commenteranno degli errori, non sottolineateli ma fate capire ai partecipanti che non vanno male e che possono migliorare.

17. Date l'opportunità ai partecipanti di insegnare quello che apprendono.

Forse avete notato che quando imparate qualcosa che dovrete insegnare, la imparate meglio, memorizzate più a lungo e capite meglio. Quando si fa uno forzo per insegnare qualcosa a qualcuno aiutiamo noi stessi a capire meglio quello che vogliamo insegnare.

Mettete in pratica questo fenomeno nel programma di alfabetizzazione. Trovate dei modi affinché i partecipanti possano insegnare, dimostrare o illustrare le cose che hanno appreso. Possono temporaneamente diventare insegnanti dei loro compagni di corso. Forse può riguardare una cosa elementare come delineare la lettera "P" o qualcosa legato alla gita sul campo come creare un fascicolo che conterrà l'elenco dei nomi dei pesci, le loro misure ed i relativi prezzi.

Se utilizzate questi documenti per aiutare gli animatori a creare un programma di alfabetizzazione, dovrete dare agli animatori che formate il compito di insegnare agli altri i principi dell'alfabetizzazione pratica e funzionale. Consultate Metodi di formazione.

Sia che i partecipanti siano alunni di un programma di alfabetizzazione o animatori, il principio basato su "imparare facendo" può (e dovrebbe) essere esteso per trovare altri modi con i quali i partecipanti possono insegnare agli altri quanto hanno imparato. In questo modo impareranno meglio.

18. Guidate i partecipanti attraverso lo stupore e il piacere della scoperta.

I partecipanti al programma di alfabetizzazione non vi avranno sempre affianco per insegnare loro tutto quello che vogliono o hanno bisogno di sapere per leggere e scrivere. Sarebbe però produttivo se li preparaste ad apprendere da soli e ad esplorare i piaceri di apprendere sempre di più.

Nell'alfabetizzazione funzionale non esiste la parola "una volta per tutte". Le persone possono progredire o fermarsi a qualsiasi livello del processo. Avete insegnato loro il livello più elementare e questa dovrà essere la base per continuare a imparare di più (come per esempio la grammatica e l'ortografia che non sono state una parte importante del programma).

Un'idea che ha avuto successo in alcuni luoghi è quella di vedere se i partecipanti vogliono organizzare fra di loro dei club di lettura. Come club avranno il loro capo e decideranno cosa vorranno fare e come vorranno organizzarsi. Potranno scegliere di invitare dei volontari, per esempio professionisti in pensione, perché facciano una o più presentazioni su specifici argomenti. Potranno arrivare a formare un club di lettura di libri o giornali, a seconda di quanto saranno stati capaci di imparare a leggere e fino a che livello.

I partecipanti del programma di alfabetizzazione saranno stupiti e felici quando mostrerete loro, per la prima volta, come certi scarabocchi fatti con una penna su un foglio possano riprodurre dei significati. Questo è un buon momento per suggerire loro che le cose da scoprire sono infinite e che potranno proseguire a imparare per tutta la vita se vorranno.

Se inculcherete o incoraggerete lo stupore e l'ammirazione nel piacere dell'apprendimento allora avrete dato un grande servizio ai partecipanti e alla comunità, perché la comunità diventerà tanto più forte quanto più numerosi saranno i suoi membri capaci di leggere e scrivere.

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Ultimo aggiornamento: 10.10.2011

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