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METODI PARTECIPATIVI
PER MISURARE L’EMPOWERMENT

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Alessandra Noris


Note per il formatore

I membri di una comunita' o organizzazione sono una buona fonte di misura dell’empowerment

Introduzione

Il nostro obiettivo e' rendere le comunita' piu' forti. Come facciamo a sapere quando raggiungiamo questo risultato e in quale misura? Come misuriamo il grado di rafforzamento delle comunita' che avviene con lo sviluppo delle capacita' e con l’empowerment?

“Misurare” e “definire” sono termini strettamente legati tra loro. Purtroppo non esiste uno strumento di misura che ci dice che, quando l’indicatore va da 62 a 79, la comunita' si e' rafforzata di 17 punti.

I Sedici Elementi

Possiamo analizzare i concetti di “forza”, “potere” o “capacita'” applicati alle comunita', osservarne i diversi elementi che li compongono e identificare un insieme di osservazioni che segnalano che la comunita' si e' rafforzata e ha aumentato le proprie capacita' in una certa misura.

I sedici elementi sono: altruismo, valori comuni, servizi collettivi, comunicazione, sicurezza decisionale, contesto, informazione, intervento, leadership, networking, organizzazione, potere politico, abilita', fiducia, unita' e benessere.

Osservate gli elementi che riguardano la forza delle comunita'. Forniremo di seguito una breve descrizione di ognuno.

Difficolta' di misurazione

Il solo ricorso a un questionario non e' sufficiente a misurare quanto cambia il grado di rafforzamento di una comunita'. Occorre che siano i membri stessi della comunita', riuniti sotto la guida di un facilitatore, a esprimere e valutare tali variazioni.

Monitorare l’avanzamento della costruzione fisica di un ospedale e' una cosa relativamente semplice. Si puo' riportare infatti che le fondamenta o i muri sono completati. Monitorare le variazioni nella forza di una comunita' invece significa condurre una misurazione sociologica del cambiamento nelle caratteristiche sociali della comunita' stessa.

(Un infermiere puo' prendere la temperatura di un paziente e il risultato che ne ottiene e' molto diverso da quello che ottiene il medico quando chiede al paziente “Come sta?”. Il paziente non deve sapere come funziona un termometro ma deve capire la domanda del dottore. In sociologia, i questionari sono molto meno obiettivi o accurati dei termometri e inoltre molti intervistatori e degli intervistati hanno difficolta' a comprendere la natura o lo scopo delle domande. Infine, per questo tipo di rilevazioni, non ci sono neppure standard di misurazione generalmente accettati come la temperatura.)

E' percio' necessario che i membri della comunita' siano consapevoli dell'obiettivo e dei fattori che influiscono sul rafforzamento (cosi' come potrebbero esserlo degli obiettivi della costruzione dell’ospedale), ma per questo il solo lavoro dei ricercatori non basta.

E’ importante che la comunita' partecipi direttamente alla valutazione del proprio grado di rafforzamento e che sia consapevole degli elementi che ne stanno alla base. L’animatore deve percio' spiegare quali siano questi elementi affinche' la comunita' possa verificare da sola l'aumento delle proprie capacita'.

Misure della partecipazione

E’ importante che la comunita' sia parte del processo di misurazione e di valutazione del proprio grado di rafforzamento. Quando si costruisce un ospedale si ha un obiettivo definito o comunque limitato ed e' facile stabilire quando la costruzione e' completata. Quando si misura la forza o la capacita' di una comunita', l’obiettivo del processo non e' finito ma aperto.

La comunita' stessa (con tutti i suoi membri riuniti e non solo un piccolo gruppo di individui piu' influenti) deve essere il soggetto principale che valuta il proprio grado di rafforzamento, che identifica gli elementi che lo hanno determinato e che esprime il proprio parere sul risultato conseguito. Il metodo basato sulle osservazioni della comunita' fa si' che l’osservazione dell’avanzamento della costruzione fisica di un edificio sia una cosa ben diversa rispetto all’osservazione del grado di rafforzamento della comunita' che lo ha costruito.

Gli animatori che assistono le comunita' a emanciparsi usano il metodo della facilitazione. Tale metodo, che riunisce l'intera comunita' nel processo decisionale collettivo, e' anche quello che consente di monitorare nel modo piu' efficace come si rafforza la comunita'. Sono gli stessi animatori, o altre figure che conoscono la comunita' e la sua storia, a facilitare tale attivita' di monitoraggio.

Idealmente la comunita' intera si riunisce una volta all’anno sotto la guida dello stesso animatore. L’animatore spiega uno ad uno tutti gli elementi del rafforzamento della comunita'. I partecipanti discutono i cambiamenti osservati dall’ultimo incontro. Una relazione scritta della discussione fornisce indicazioni utili sulle variazioni occorse dalla discussione precedente.

Nella realta', animatori e membri della comunita' possono non essere gli stessi da un anno all’altro. Non tutti i membri della comunita' sono sempre in grado di prendere parte alle riunioni e i cambiamenti rilevati sono filtrati dalle percezioni e dal sistema di valori dei partecipanti. Ci si puo' aspettare, per esempio, che all'inizio i membri della comunita' avvertano soprattutto il proprio stato di poverta' e ritengano che soltanto le donazioni possano alleviare questo stato.

Nelle fasi successive i membri della comunita' partecipano con maggiore familiarita' alle attivita' di emancipazione ma non per questo non si aspettano piu' aiuti esterni. Sono pero' in grado di attribuire un valore maggiore alle decisioni assunte dalla comunita' stessa e di identificare al proprio interno le risorse utili.

Il metodo

Per dare avvio alle attivita' con cui una comunita' verifica il proprio grado di rafforzamento occorre un animatore, un segretario e una riunione di comunita'. L’animatore puo' incominciare utilizzando procedure simili a quelle che si usano per mobilizzare i membri delle comunita'.

(L'animatore che ricorre alle tecniche di mobilizzazione si rivolge alla comunita' chiedendo quali siano i principali problemi e scrivendo le risposte alla lavagna senza commentarle. Una volta raggiunto il consenso sulle risposte, l’animatore trasforma il “problema principale” nell’”obiettivo principale” della comunita').

Allo stesso modo, in una sessione di verifica del grado di rafforzamento della comunita', l’animatore descrive gli elementi del rafforzamento della comunita', poi, per ognuno di essi, chiede ai membri della comunita' di indicarne il grado di cambiamento e ne scrive le risposte sulla lavagna o su fogli di giornale appesi al muro,

L’animatore chiede quali elementi siano cambiati di piu', quali di meno e perché. L’animatore scrive alla lavagna ogni elemento e il segretario lo annota nella relazione aggiungendo tutti i dettagli che non sono stati riportati alla lavagna. Le risposte sono organizzate alla lavagna in modo da mostrare gli elementi che sono cambiati di piu' e quelli che sono cambiati di meno.

L’animatore cerca di generare consenso tra i membri della comunita' nel corso del lavoro di valutazione. Se in passato e' stata condotta una valutazione simile, si cerchera' di capire se i cambiamenti siano aumentati o diminuiti. Assicuratevi che tutti i partecipanti abbiano compreso il significato di ognuno degli elementi del rafforzamento.

E’ necessario redigere un resoconto della riunione scrivendone una bozza gia' il primo giorno. Il documento deve essere poi rivisto sia dal segretario sia dall’animatore. Se c’e’ tempo, l’animatore puo' chiedere a alcuni membri della comunita' di rivederlo per una verifica incrociata.

La relazione deve includere ognuno degli elementi precedentemente menzionati e riportare i commenti (in forma narrativa) dei partecipanti. Si riscontrera' quanto sia difficile misurare le variazioni occorse negli elementi ma, come osserveranno i membri della comunita', a tali cambiamenti si potranno dare diverse interpretazioni.

Organizzate una riunione di comunita' (annuale) simile alle riunioni di mobilizzazione. L’animatore puo' ricorrere a tecniche di brainstorming adattate. Il segretario annota i suggerimenti mentre l’animatore scrive le note principali alla lavagna.

Dopo avere spiegato ogni elemento cercate l’accordo del gruppo sui seguenti punti:

  • forza relativa al momento corrente;
  • cambiamenti negli ultimi dodici mesi;
  • cambiamenti nei precedenti quattro anni.

Consentite ai partecipanti di manifestare opinioni diverse, poi ricercate il consenso del gruppo. Invitate le persone timide o riluttanti a esprimere la loro opinione.

Segnate i punti principali alla lavagna mentre il segretario annota i dettagli.

Per semplificare il processo potete utilizzare il documento del workshop Strumenti per misurare la variazione del grado di empowerment. In questo documento ogni partecipante puo' inserire le proprie stime del grado di rafforzamento. Successivamente voi metterete insieme questi contributi in una sessione di gruppo.

Questo documento ha anche una sezione in cui i partecipanti che sanno scrivere possono annotare, con le loro parole, i fattori che determinano le loro stime per ciascun elemento. Questa sezione dovrebbe essere letta molto attentamente dopo l'incontro.

Informazioni complementari

Il solo utilizzo di un questionario formale e orientato verso l'esterno puo' condurre a risultati non corretti e distorti perché, a causa di questa metodologia generica, “ a braccio”, le informazioni raccolte potrebbero essere meno accurate e personalizzate.

I membri stessi della comunita', sentendosi al centro dell'attenzione, potrebbero distorcere a loro volta le informazioni mettendo in risalto solo i loro aspetti migliori (come nelle fotografie ufficiali).

Anche l'utilizzo di un metodo totalmente partecipativo, come abbiamo raccomandato in precedenza, puo' condurre a risultati distorti. Per ovviare questo problema suggeriamo di raccogliere informazioni supplementari per ognuno dei sedici elementi dell’empowerment della comunita'.

Tali informazioni dipendono dal grado di forza che la comunita' dpmostra di avere in ognuno dei sedici elementi. In generale, piu' una comunita' e' forte e maggiori sono le sue capacita', maggiore e' il numero di informazioni che puo' fornire su questi aspetti.

I sedici elementi stessi differiscono nella misura in cui si prestano all'ottenimento di informazioni oggettive e quantificabili.

L'altruismo, per esempio, non e' facile da misurare ma puo' essere dimostrato per esempio dall'entita' dei contributi che i singoli sono disponibili a donare negli eventi organizzati per finanziare la comunita' oppure dalla partecipazione dei residenti all'attivita' di lavoro collettivo.

I valori comuni possono essere rilevati attraverso metodi di ricerca antropologica partecipativa. Pochissime comunita' hanno tuttavia documentazione scritta di questi valori.

I servizi collettivi sono piu' facili da quantificare rilevando il numero di ospedali, strade, mercanti, scuole, forniture di acqua e sistemi sanitari. I cambiamenti nel corso degli anni e dei decenni sono in questo modo piu' facili da rilevare.

La comunicazione e' allo stesso modo facile da rilevare se ci si limita a identificare le strutture. Le capacita' di parlare, scrivere, ascoltare sono invece di natura sociologica.

Il grado di sicurezza nel prendere decisioni (individuali e collettive) e' pure una variabile “soft”.

Il contesto puo' essere analizzato in modo oggettivo osservando la legislazione formale, le norme, le istruzioni e le linee guida del governo. Anche in questo caso ci sono tuttavia aspetti informali che riguardano la natura dei comportamenti e delle pratiche non scritte dei campi e delle autorita' locali. Come per la comunicazione, informazioni oggettive possono essere rilevate dall'osservazione delle strutture.

L'intervento puo' essere quantificato se si tiene traccia delle circostanze di intervento degli operatori dello sviluppo della comunita'. La qualita' di queste rilevazioni puo' differire a seconda che si tratti di operatori di ONG o operatori governativi. A volte e' migliore e' quella degli uni, a volte quella degli altri.

La leadership puo' essere quantificata dall'elenco dei campi formali e informali ma la loro capacita' di guida non puo' essere facilmente osservata o rilevata.

Il networking, cioe' la presenza di reti informali, allo stesso modo, puo' essere osservata con una sorta di test oggettivo, redigendo un elenco di individui influenti a cui quella comunita' puo' fare riferimento. Quest'elenco non misura tuttavia se e in che misura questi contatti possano essere utilizzati per procurarsi risorse per la comunita'.

L'organizzazione nel senso formale puo' essere rilevata e confrontata con informazioni precedentemente o successivamente raccolte per avere un'idea dei cambiamenti.

Il potere politico puo' essere misurate in senso formale ma, come nel caso della leadership, aspetti qualitativi come il grado di trasparenza e la capacita' di creare condizioni favorevoli per la comunita' possono non essere rilevabili in modo formale.

Le abilita' sono piu' facili da quantificare in senso formale ma il solo elenco del numero di soggetti che posseggono determinate abilita' non e' indicativo di quanto essi siano dedicati, motivati o dipendenti.

La fiducia riguarda una serie di attitudini e di valori collettivi posseduti dagli individui della comunita' ed e' una delle variabili sociologiche o “soft” che non e' facile determinare in modo oggettivo (i risultati del processo partecipativo dovrebbero comunque essere in grado di fornire stime abbastanza accurate).

L’unita', allo stesso modo, rappresenta un insieme di valori della comunita' che si esprimono in atteggiamenti individuali.

La ricchezza puo' essere misurata in modo oggettivo in una certa misura, sebbene molti individui non siano disposti a fornire informazioni sul loro reddito o sulle loro ricchezze personali e molti altri non siano neppure in grado di quantificarle. E’ comunque la ricchezza collettiva, non solo la somma delle ricchezze individuali, che contribuisce a rafforzare la comunita' e la ricchezza della comunita' puo' non essere rappresentabile solo in termini monetari, come per esempio nel caso del valore di mercato di un ospedale o di una strada.

Puo' essere percio' difficile per i membri di una comunita', cosi' come per i ricercatori esterni, rilevare misure quantitative o obiettive sul livello di forza di ognuno di questi sedici fattori a un certo momento.

Questo metodo partecipativo, guidato da un animatore, coinvolge tutta la comunita' nella valutazione e acquisisce validita' e utilita' maggiore quando, nella stessa sessione, il gruppo e' in grado di valutare il livello attuale, quello di un anno prima e quello di cinque anni prima. In questo caso e' molto probabile che lo stesso metro di misura venga utilizzato in modo coerente per ogni periodo.

Un modello

Utilizzate un modello come questo. Disegnatelo voi secondo le necessita' che si presentano . La versione che vi forniamo, per motivi di spazio sul sito, e' ridotta.

Conclusioni

Questo non e' un documento formale o sofisticato sui metodi di ricerca (sebbene l'autore abbia insegnato a livello accademico per diversi anni i metodi di ricerca delle scienze sociali in Europa, Nord America e Africa) ma e' parte della formazione dell'operatore sul campo che si impegna in attivita' di rafforzamento della comunita'. Purtroppo concetti importanti come “rafforzamento della comunita'”, il nostro scopo principale, non sono ben definibili.

Osservando i sedici elementi e le particolarita' della loro misurazione (che ci consente di valutare se stiamo effettivamente rafforzando le comunita'), l'animatore sul campo acquisisce maggiore consapevolezza degli obiettivi specifici del lavoro della comunita' e cio' gli consente di comprendere meglio i suoi compiti. Questo e' un altro motivo per cui segnaliamo che, nonostante questo manuale sia diretto principalmente agli operatori sul campo, anche i pianificatori, gli amministratori, i coordinatori e i manager dovrebbero leggerlo.

Il punto principale di questo modulo e' che, come nel caso del processo stesso di rafforzamento delle comunita', anche la sua misurazione deve essere un processo partecipativo.

Le capacita' dell'animatore devono consentirgli di guidare le attivita' di valutazione e di ricerca sul cambiamento sociale nel contesto di comunita'.

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Ultimo aggiornamento: 10.10.2011

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