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ANALISI DELLA STRUTTURA LOGICA

a cura di Phil Bartle, PhD

tradotto da Michela Del Zoppo


Quando state preparando un progetto o il piano di un progetto, potrete trovare utile fare un'analisi della struttura logica. Alcune agenzie finanziatrici con donazioni compresa la Banca mondiale e il CIDA, richiedono un "Logframe" nelle proposte e nei finanziamenti. Per una ONG è inoltre importante sapere come procedere per costruire un'Analisi della Struttura Logica.

Un logframe è una tabella, preferibilmente in una singola pagina, che identifica gli elementi essenziali di un progetto.

Nel documento di formazione del Piano del Progetto distinguiamo tra "Scopo", "Obiettivi" e "Fini". Questi variano dal generale allo specifico, con indicazioni molto precise per gli obiettivi sui tempi, la quantità e i risultati misurabili del progetto. In un logframe queste distinzioni sono più precise e utilizzano termini leggermente diversi.

Potrebbe essere utile pensare a un programma o a un progetto come a una fabbrica o una fattoria. Ha degli “input” che sono risorse che vi vengono immesse , e degli “output” che sono i prodotti che si desidera ottenere dal progetto. Ricordatevi che con la parola “input” si intende un oggetto (o oggetti) e non è nel senso del verbo (qualcosa da fare).

Un logframe è molto denso e ricco e richiede alcune capacità per leggerlo, figuriamoci per costruirlo. La prima volta in cui ne fate uno potrebbe essere utile farlo con qualcuno che abbia famigliarità con proposte di progetto. Ci vuole tempo e non si legge come se fosse una poesia.

Layout di un LFA (Analisi della struttura logica):

L'LFA si espone generalmente sotto forma di tabella con cinque colonne. Viene di solito presentata su una pagina di formato standard (A4 o 8 ½ x 11) in orizzontale. Per porgetti più ampi e complicati potrebbe continuare su pagine successive ma la dimensione ideale è una sola pagina.

In larghezza le intestazioni sono i titoli delle cinque colonne da sinistra a destra:

  • Sommario narrativo
  • Risultati attesi
  • Indicatori del rendimento
  • Presupporti
  • Rischi

Nella prima colonna a sinistra, sotto Sommario narrativo, vi sono tre celle. Dall'alto al basso troviamo:

  • Obiettivo del programma
  • Scopo del programma
  • Attività

Se il programma o il progetto hanno più obiettivi queste tre celle verranno ripetute. Dopo le prime tre verrà ripetuta una nuova serie per ogni obiettivo.

Nella seconda colonna da sinistra, sotto Risultati attesi, vi sono tre celle in verticale in parallelo alle tre nella prima colonna a sinistra . Dall'alto verso il basso troviamo:

  • Impatto
  • Esito
  • Resa

Due parole possono sembrare simili, esito e resa. La resa è il prodotto diretto di un programma o un progetto. Utilizzando di nuovo l'analogia della fattoria o della fabbrica, potrebbe essere paragonato al latte o alle biciclette. L'esito, per contrasto, non è un prodotto diretto del programma o del progetto, ma è costituito dagli effetti sulla comunità ricevente o sui beneficiari. Utilizzando di nuovo l'analogia della fattoria o della fabbrica, l'esito comprenderà "C'è Latte da bere per i bambini" o "I trasporti sono più semplici quando andare a piedi non è l'unico modo".

Nella terza colonna da sinistra, sotto Indicatori del rendimento, vi sono tre celle. Dall'alto verso il basso troviamo:

  • Indicatori del rendimento dell'impatto
  • Indicatori del rendimento dell'esito
  • Indicatori del rendimento della resa

Una tabella vuota avrà all'incirca questo aspetto:

ANALISI DELLA STRUTTURA LOGICA

SOMMARIO NARRATIVO Risultati attesi Indicatori del rendimento PRESUPPOSTI Rischi
Fine del programma Impatto Indicatori del rendimento dell'impatto Presupposti Rischi
Obiettivo del programma Esito Indicatori del rendimento dell'esito Presupposti Rischi
Attività Resa Indicatori del rendimento della resa Presupposti Rischi
Ripetuto le volte necessarie a seconda del numero di obiettivi

Le ultime due colonne sulla destra sono Presupposti e Rischi. Si applicano tutte alle prime tre celle e le rispettive righe.

Quando scrivete i presupposti identificate quello che vi aspettate resti costante o prevedibile in relazione a quanto indicato nelle prime tre colonne. Ci sono centinaia di cose che pensate possano avvenire ma che non è necessario includere. Presupponiamo, ad esempio che la terra non sarà colpita da un asteroide che creerà una nube di polvere che annienterà ogni forma di vita come la conosciamo. Non è necessario includere una probabilità così remota nel logframe.

Si presuppone anche che non ci sarà un colpo di stato militare che sconvolga totalmente il sistema economico. In un paese come il Canada, la possibilità è talmente remota che non è necessario citare una tale probabilità. In un altro paese, la Liberia ad esempio, questa possibilità dovrà essere inclusa perché esiste la possibilità che ciò accada e che interrompa il progetto. Se ad esempio produciamo biciclette dovremmo presupporre, oppure no, che risorse come i tubi metallici saranno disponibili sul mercato. Se produciamo latte dovremmo presupporre che non ci sarà un'epidemia di afta epizootica che ucciderà tutto il bestiame.

L'ultima e quinta colonna, Rischi, è collegata alla quarta, Presupposti. Il rischio di un colpo di stato militare è basso in Canada, il rischio è attualmente basso anche in Liberia ma più alto che in Canada. Dato che rischi e presupposti sono collegati alle prime tre colonne, questi rischi e presupposti saranno collegati l'uno all'altro.

Il logframe finale o struttura logica che creerete è simile a un piano del progetto ma è organizzata secondo il formato riportato in questa pagina ed è molto più condensata, fatta in modo che tutte le celle e le colonne nella tabella siano collegate in modo logico.

Alcune agenzie finanziatrici hanno o richiedono una tabella logframe che più variare leggermente nel numero e nei titoli delle colonne ma i principi restano gli stessi, inclusa la densità, la concisione e le relazioni logiche tra tutte le celle.

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Ultimo aggiornamento: 14.10.2011

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