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SPIANARE LA STRADA

Ottenere le autorizzazioni dalle autorità

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Anna Bosi


Breve presentazione

Illustrare i benefici dell'empowerment di comunità agli enti e autorità locali.

Prima di iniziare a lavorare nella comunità (o nelle comunità), vi occorrono sia i necessari permessi, sia la collaborazione attiva delle autorità e delle persone responsabili del territorio.

Alcuni operatori vedono le autorità come "il nemico" o "l'opposizione", considerando il proprio compito di organizzazione delle comunità povere come un'opposizione agli "oppressori." In alcuni casi questo approccio può essere appropriato, ed è spesso considerato come "impegno civile" invece di "partecipazione della comunità." La metodologia di questi moduli (sviluppata per lo più in Africa) ritiene che l'appoggio delle autorità sia utile per la sostenibilità e lo sviluppo di politiche e programmi nazionali coerenti per l'eliminazione della povertà.

Ricordate che in realtà voi avete due gruppi target (o beneficiari), non solo uno. La comunità (1) ma anche (2) le autorità responsabili per il territorio in cui è situata la comunità. Rispetto alla comunità, il vostro obiettivo è il suo rafforzamento e la promozione della capacità di auto aiuto. Rispetto alle autorità, il vostro obiettivo è la ricerca della sostenibilità mediante la costruzione di un contesto o ambiente abilitativo (politico e amministrativo) attorno e al di sopra della comunità.

Con i leader (politici e informali), gli amministratori ("burocrati"), e i tecnici ("tecnocrati") il vostro obiettivo è di convincerli a trasformarsi da "fornitori" a "facilitatori dell'auto aiuto delle comunità." Non è un lavoro da poco. Ogniqualvolta i politici affermano di poter "fornire" (es. fornire delle infrastrutture pubbliche), ottengono voti e popolarità. Dunque è probabile che abbiano interesse a promuovere un approccio basato sulla "fornitura."

Allo stesso modo, quando gli amministratori e i tecnocrati dicono di poter "fornire", sono convinti (spesso a ragione) che in questo modo potranno avanzare di carriera e ottenere promozioni. Possono quindi avere un interesse consolidato a non divenire "facilitatori". La vostra strategia consiste nel dimostrare e convincerli che trasformandosi da "fornitori" a "facilitatori" otterranno benefici.

La verità è che se essi si evolvono da un approccio basato sul concetto di "fornitura" a un approccio fondato sul concetto di "abilitazione", col tempo ne trarranno vantaggio. Questo perché qualsiasi comunità dispone di risorse nascoste che non riuscirà a individuare e utilizzare fino a quando continuerà ad attendere risorse dall'esterno.

Se la comunità si assume la responsabilità di dotarsi di servizi e risorse, anche grazie a una specifica attività formativa di impronta manageriale, può scoprire e utilizzare molte risorse sommerse. Se i leader e i dirigenti delle autorità adottassero un approccio abilitativo, ne conseguirebbe un rafforzamento comunitario che diventerebbe la base per ottenere popolarità, voti, avanzamenti di carriera e promozioni.

E' vostro dovere dimostrare che l'approccio fondato sulla "fornitura" può avvantaggiare i leader e le autorità nel breve periodo ma non è sostenibile, mentre un approccio "abilitativo" contribuisce a uno sviluppo e una crescita reali che apporteranno benefici nel lungo periodo.

Più riuscirete a convincere le autorità dei benefici apportati dal rafforzamento delle comunità, più facilmente otterrete i permessi di lavoro e una collaborazione attiva, contrastando interessi consolidati che cercheranno di ostacolare il rafforzamento e l'indipendenza delle comunità.

Per ottenere le autorizzazioni o i permessi dalle autorità, è utile fornire documentazione di supporto, facendo riferimento a politiche ufficiali, accordi o Preliminari d'intesa eventualmente in vostro possesso (a seconda della vostra situazione).

Spiegate loro i benefici che trarranno dal disporre di comunità più forti e autonome nelle loro aree di pertinenza.

Se il vostro budget e il vostro piano di lavoro lo permettono, a questo punto conviene organizzare un workshop per sensibilizzare le autorità.

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Ultimo aggiornamento: 18.10.2011

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