Pagina iniziale
 Torna alla Fulcro del modulo


Traduzioni:

Català
Ελληνικά
English
Español
Português
Română
Srpski

                                        

Altre pagine:
Parole chiave
Moduli

Sociologia:
Pagina iniziale
Appunti sulla lezione
Discussioni
Fulcro del Modulo

Utilità:
Mappa del sito
Contatti
Documenti utili
Link utili

BUONI VS CATTIVI

Dramma attraente; sociologia brutta

di Phil Bartle, PhD

Traduzione di Laura Valvo

Materiale per la formazione

A volte risulta utile esaminare i miti popolari di una società o comunità, per poter percepire il verstehen ("significato," usando le parole di Weber) o paradigma che le persone relazionano a certe situazioni o avvenimenti.

Nella società attuale, molti dei miti esistenti si fabbricano ad Hollywood o negli studi televisivi.  Uno dei temi più popolari è tratto dalle storie di avventura, per esempio, dai film western (le storie di cowboy) e dalle avventure poliziesche:  si tratta dell'idea che in ogni comunità ci siano i "buoni" e i "cattivi", ed il filone drammatico si centra spesso su come i buoni vincano sui cattivi.  Spesso, la storia implica calcolo ed analisi per identificare i cattivi, ed inoltre un po' di violenza, per cui i buoni vincono perchá sono più forti − la forza fa la legge.

I miti greci parlavano dei protagonisti e dei loro antagonisti.

Questa categorizzazione assoluta è in netto contrasto con le conoscenze scientifiche: (1) che il buono ed il cattivo differiscono da una cultura all'altra, e (2) che c'è del buono e del cattivo in ognuno di noi.  Noi tutti abbiamo infranto qualcuna delle norme delle nostre comunità, comportandoci in modo deviato e/o criminale.

Prima di distogliere l'impegno sulla "guerra al terrorismo" da Osama Bin Laden ed Al Kaeda, e focalizzarsi sulla vendetta contro Saddam Hussein in Iraq, George W Bush (cerca in Google la parola "fallimento") impiegava il termine “forze del male”, che rifletteva la sua semplicistica e pericolosa visione del mondo, come nei western di Hollywood, fatta di buoni e di cattivi. “Se non siete con noi, allora siete contro di noi”: ecco un'altra nozione popolare ma non corretta.

In sociologia, lo studio della devianza e del crimine si concentra sul perchá abbiamo delle norme, come giungiamo ad infrangerle, e quale sia la risposta sociale (le sanzioni) verso chi le infrange.  Storicamente la nostra risposta sociale è stata, per lo più, la punizione, o le sanzioni negative, contro chi rompe le regole.  In quanto sociologi, sappiamo che la punizione non funziona, e che il desiderio di punire è guidato da dettami non-scientifici, rispondenti alla vendetta piuttosto che alla consapevolezza di come operino gli individui e le società.

Anche se il mito dei buoni e dei cattivi serve come base per i film di avventura, e permette che una storia si sviluppi in un breve lasso di tempo (cosa importante per la recente industria dell'intrattenimento), rende confusa la nostra percezione della società, la nostra idea della devianza e del crimine, ed anche l'operato del nostro sistema di giustizia per intero, incluso delle leggi, dei tribunali, dell'applicazione delle leggi, delle sentenze, delle prigioni e dei penitenziari.

Noi, in quanto professionisti nel campo delle scienze sociali, includendo sia i ricercatori sia coloro i quali lavorano nell'ambito delle scienze sociali applicate, abbiamo bisogno di comprendere bene quanto menzionato, e di prendere atto del ruolo importante del mito dei buoni contro i cattivi in tale processo di comprensione.

──»«──
Se si copia il testo da questo sito, si prega di riconoscere l'autore (i)
e riferirsi al sito www.cec.vcn.bc.ca
Questo sito è ospitato dalla Rete di Comunità di Vancouver (VCN)

© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
Web Design di Lourdes Sada
CSS di Wai King Lung Matthew
──»«──
Ultimo aggiornamento: 2012.10.14


 Pagina iniziale