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DISCUSSIONI sugli AIUTI ESTERIProblemi e soluzionimoderato da Phil Bartle, PhDTraduzione a cura di Francesca MereuDiscussioni sul webVedere: Aiuto e Vedi: AppelloI contributi saranno aggiunti all'inizio di questa raccolta nell'ordine in cui li ricevoData: Sab, 2 Lug
Ciao
Phil,
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Messaggio Originale -----
Bono
riceve fischi.
Il rocker e l'impresario Bob Geldof sperano che "la povertà diventi storia" quando affrontano il discorso G8 della prossima settimana ad Edimburgo. Ma anche se i leader delle nazioni più industrializzate del mondo accettassero le proposte dei cantanti, Bono dovrebbe trovare un nuovo significato alla frase "Non ho ancora trovato ciò che sto cercando". Questo perché tra gli analisti più esperti di energia, cibo e ambiente presenti al meeting al quale sto partecipando che si tiene all'University College, l'opinione unanime è che Bono e Geldof possano diventare complici nel far perdurare della povertà. Il duo promuove le tre politiche che potrebbero, come dice Geldof, risolvere i problemi dell'Africa "in 10 secondi". Cancellare i debiti a interessi altissimi ai banchieri internazionali che strangolano le finanze dei governi africani. Aumentare i livelli degli aiuti esteri sino al 0,7% del Prodotto Nazionale Lordo delle nazioni ricche. Fine dei sussidi e delle protezioni, soprattutto in Europa, che discriminano le esportazioni africane che invece potrebbero finanziare lo sviluppo attraverso il commercio, non attraverso l'aiuto. Ma, dice Helena Norberg-Hodge, vincitrice del Right Livelihood Award, comunemente riconosciuto come il movimento alternativo al premio Nobel, "Nella migliore delle ipotesi, queste proposte non faranno altro che aumentare la povertà africana". Sebbene non sia loro intenzione, Bono e Geldof "in realtà servono gli interessi che sono centrali nel progetto di globalizzazione che terrà l'Africa nella sua trappola del debito" dice Helena Norberg-Hodge. Sembra avere più senso che maggiori esportazioni di quei prodotti che sfruttano il clima africano - caffè, cotone, zucchero e fiori recisi, per esempio - potrebbero fornire quell'aiuto di cui un'economia affamata di denaro ha disperatamente bisogno. Ma pensiamoci ancora, dice Darrin Qualman, direttore di ricerca dell'Associazione Nazionale Agricoltori del Canada, a capo di uno dei workshop della conferenza di Dublino. "Noi siamo il manifesto dell'esportazione dei prodotti agricoli. Il Canada vi è riuscito brillantemente", dice. Le esportazioni agricole sono andate dagli insufficienti 10,9 miliardi di dollari, l'anno prima aveva esordito il primo accordo sul libero mercato, sino ai 28,2 miliardi di dollari dopo soli 14 anni. Ma "il risultato è stata la peggiore crisi delle entrate agricole nella storia del Canada dalla Grande Depressione degli anni '30". I prezzi dei generi alimentari rimasero costanti, nonostante la generale inflazione, che portò ad un calo del 24% delle entrate effettive degli agricoltori. Durante lo stesso periodo, il debito del settore agricolo salì dai 22,5 ai 44,2 miliardi di dollari. E qui sta il problema: tutto il flusso di nuovo denaro proveniente dalle crescenti esportazioni andarono alle società di finanziamento del settore agricolo e alle banche che coprirono la fornitura di trattori, combustibile, fertilizzante, pesticidi e sementi - esattamente l'opposto di ciò che le nazioni in via di sviluppo necessitano per liberarsi dal debito. Gli agricoltori prendono sempre fischi per fiaschi in un'economia di libero mercato, di grandi esportazioni, dice Qualman. Questo perché tutto ciò che gli agricoltori vendono è in concorrenza con prodotti coltivati da un numero di agricoltori che arriva ai due miliardi, ma tutto ciò di cui gli agricoltori hanno bisogno proviene settori dominati da tre o quattro monopoli. "La difficile situazione delle rendite del settore agricolo è causata da questo squilibrio di potere di mercato nella catena alimentare globale", dice Qualman, e avrà il medesimo impatto sui produttori di cioccolato, cotone, caffè provenienti dall'Africa così come sui produttori di cereali, olio di semi e carne del Canada. Non che qualcuno del governo o tra i media lo ammetterebbe, dice Qualman. "Non possono dichiarare che le relazioni di potere determinano le entrate del settore agricolo, pertanto inventano bugie sull'inefficienza, sulle forniture eccessive e sui sussidi. Non possono arrivare a dire che è il sistema in sè ad essere sbagliato". Se i sostenitori dell'Africa comprendono questa traiettoria, dice Qualman, "le loro proposte faranno sì che le barriere vengano innalzate e non buttate giù". Annie Sugrue ha parlato al pubblico della sua esperienza come capo di un gruppo multimilionario di sviluppo economico comunitario Sud Africano, l'Ecocity. Ella ha riso di chi suggeriva che il commercio favorirà l'impoverimento dell'Africa, dove il 46% della popolazione sopravvive con meno di un dollaro al giorno. "Essi sono completamente emarginati, esclusi dall'economia. E' totalmente ipocrita dire che verranno coinvolti nel commercio" dice. I lavoratori del comparto tessile del Sud Africa hanno perso tutti il lavoro a causa delle importazioni cinesi, dice Sugrue. "Se qualcuno vuole aiutare l'Africa, deve essere cancellato il commercio non solo il debito". Le barriere commerciali alle esportazioni di alimentari provenienti dall'Africa in realtà aiutano i poveri dell'Africa, dice, perché obbligano i produttori locali a coltivale per il mercato locale. Quando ciò non avviene, come in Kenya, le terre migliori vengono destinate a produrre fiori a prezzi competitivi per l'Europa invece che cibo per il mercato interno. Un'economia progettata per superare la povertà di massa a e la fame deve dare la priorità ai clienti interni, sostiene Norberg-Hodge, responsabile della Società Internazionale per l'Ecologia e la Cultura e editore dell'acclamata rivista The Ecologist. Ella dice ORA "Qualsiasi soluzione che crei dipendenza dal mercato globale non è sostenibile". Le esportazioni agricole portano inevitabilmente alla produzione di massa meccanizzata di un raccolto, il solo modo per assicurare l'uniformità e i prezzi bassi richiesti dai primi mercati mondiali. Questo è il modo sicuro di escludere i piccoli produttori, che coltivano una varietà di prodotti alimentari tradizionali con strumenti manuali a basso costo. Il pacchetto dell'accordo di cancellazione del debito, di aumento degli aiuti e del libero scambio per l'Africa viene promosso anche dal Primo Ministro britannico Tony Blair, dal Presidente americano George Bush e dai mass media anglo-americani. E' tempo di far capire alla musica che questa non è la compagnia che qualcuno dovrebbe avere o la strategia che qualcuno dovrebbe supportare se vuole che la povertà africana rimanga una vergogna del passato. CHI SIAMO: Questo servizio di posta elettronica permette di condividere informazioni per aiutare quante più persone e possibile a discutere sulle cruciali questioni politiche che coinvolgono la sicurezza alimentare globale. Il servizio è portato avanti da Amber McNair dell'Università di Toronto in associazione con il Centro Munk per gli Studi internazionali e Wayne Roberts del Toronto Food Policy Council, in associazione con la Community Food Security Coalition, il World Hunger Year, e l'International Partners for Sustainable Agriculture. Per
favore aiutateci inviandoci informazioni o nomi e indirizzi e-mail di colleghi che
potrebbero essere interessati a questo servizio, all'indirizzo [email protected]
Inviato:
Sabato, 02 Luglio
Aiutare le persone povere che lottano contro la povertà non è mai semplice o facile, sia che si tratti di aiuti internazionali o all'interno del nostro stesso paese. Il problema risiede qui in Canada tanto quanto in Pakistan. Quest'ultima stravaganza del musicista Bob Geldof e soci, per esempio, è tanto semplicistica quanto criminale. Dare del denaro o del cibo ai poveri non li rende autosufficienti. La cancellazione del debito renderebbe disponibile del denaro per alcuni paesi, come il Sudan, così che possano comprare armi e massacrare e opprimere il loro abitanti del sud. Gli aiuti per le complesse nazioni povere andrebbero nelle tasche dei politici e dei dipendenti statali per i loro scopi privati, e non in quelle delle persone bisognose. I progetti pianificati per evitare o per aggirare questo processo sono ostacolati dal fatto che non si riesce ad ottenerne la certificazione o la cooperazione necessaria per mettere in atto il progetto. Penso che dovremmo evitare di convocare i residenti lungo una via in una trascurata e non cooperativa bidonville quando questi non forniscono manodopera comunale locale per costruire latrine. Chi ha deciso che sono necessarie le latrine? Se l'Unicef o il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) aveva lo scopo di costruire così tante latrine in Gujranwala o Silkot, allora non deve sorprenderci che queste persone non capiscano perché debbano donare manodopera comunale. Se essi sono poveri, stanno probabilmente lavorando più ore alla settimana di quelli che hanno già dei buoni impianti igienici. Sono troppo occupati a cercare di sopravvivere. Quando bambini provenienti da famiglie povere vengono sfruttati per qualcosa: tessere tappeti, costruire mattoni, palloni, produrre abbigliamento sportivo per le nazioni ricche, spesso i loro bassi stipendi sono l'unica fonte di sostentamento per le loro famiglie. Non deve sorprendere che queste famiglie siano contrarie al portare via dal lavoro i loro figli e a metterli in una scuola. Forse l'istruzione può essere considerata dalle famiglie come la seconda migliore alternativa (ho visto questo metodo applicato da Radda Barnen risultare efficace in Bangladesh). Quando lavoravo per le Nazioni Unite, il mio capo doveva combattere contro i burocrati delle NU per pianificare un progetto che fosse basato sui destinatari che stabilivano le proprie priorità. I progettisti volevano sapere se fosse un progetto riguardante l'acqua o riguardante una clinica, ed egli disse che non poteva saperlo sino a che i membri della comunità non avessero deciso. Questo fu causa di mal di testa per i progettisti, ma fu possibile. La maggior parte dei funzionari delle NU non vuole fastidi. Se la gente di Gujranwala ha bisogno di servizi igienici, questo lo sanno da sé? Se vuoi che essi li costruiscano gratis, allora devono essere utilizzate molte risorse e fatti molti sforzi per convincerli. I progettisti nei loro grandi palazzi di uffici non vedono questa come una necessità. Se lavori con una comunità e provi a mettere in atto le priorità dell'agenzia finanziatrice, allora non sei un vero animatore comunitario, ma un appaltatore che cerca di mettere in atto le priorità dell'agenzia donatrice. Non importa quanto tu sia professionale, specializzato, impegnato in una genuina mobilitazione, non sei un animatore; non è colpa tua; anche tu hai bisogno di sopravvivere. L'istruzione necessaria dovrebbe essere diretta all'agenzia donatrice. Ma io ti vedo come un buon animatore. Stai usando il mio materiale formativo, traducendolo in lingua Urdu, migliorando le capacità del tuo staff, stai seriamente mettendo in discussione le realtà dell'assistenza. Sfortunatamente, non sei solo in questo dilemma; vi sono molte altre persone che lo stanno affrontando. Ci sono le agenzie donatrici, poche nelle NU, molte più ONG, che capiscono il problema e che vogliono concedere finanziamenti in conformità con (1) le priorità delle comunità riceventi, e (2) la volontà di mettere insieme un ampio budget per promuovere la consapevolezza, PRA, il dialogo con le comunità, con le autorità locali e con altri elementi di formazione gestionale comunitaria. In parole povere, se una comunità non vuole ciò che hai da offrire, dovresti andartene via e trovare un'altra comunità. In realtà questo non è sempre possibile. La maggior parte delle persone all'interno delle comunità povere ed i loro funzionari governativi, vedono sì la necessità di risorse idriche, ma non allo stesso livello delle questioni sanitarie e non vedono il collegamento esistente con l'educazione igienica e i servizi igienici. E' più facile parlare di acqua che di feci a causa dei valori e dei gusti della comunità. Non ho una soluzione semplice per te. Nella mia esperienza, le soluzioni semplici causano solo ulteriori problemi. Ma dobbiamo promuovere perché vi sia un approccio di sviluppo e dimostrare il fallimento di un approccio di tipo benefico. Ci confrontiamo con opposizioni a molti livelli, basate sugli interessi personali. Il lavoro è più grande rispetto a quanto ritenevamo. Saluti, Data:
Sab, 2 Luglio
Dr sahib Voglio condividere con voi la mia esperienza di lavoro con la comunità, per darvi qualche consiglio. In questi giorni sto pensando che il tempo giochi un ruolo molto importante per lo sviluppo comunitario, intendo dire che quando l'insediamento si è sviluppato, questo fa scaturire alcuni bisogni e questi appartengono ai bisogni degli abitanti della comunità e questo è il momento giusto per mettere in atto la mobilitazione in queste comunità. Tu stai mobilitando queste comunità in conformità con il tuo programma. Se un insediamento umano non ha bisogno del tuo programma, la comunità non è pronta per lavorare con te, allora il tuo lavoro è uguale a quello delle agenzie governative. In questo momento il tuo lavoro non appartiene alla comunità, non sono interessati a nessuna costruzione o altro. E' vero? Quando ho lavorato con l'UNDP, ad un progetto chiamato PLUS a Gujranwala. Abbiamo completato 58 strade (programma di sanità a basso costo) per le quali la comunità ha pagato con facilità. Quando ho lavorato in un villaggio, non sono stato in grado di motivarne gli abitanti. Credo che Gujranwala sia una grande città e che le persone che vivono nelle baraccopoli abbiano bisogno di canali di scolo. Esse ci hanno accettato e ci hanno offerto manodopera. Quando ho lavorato per un progetto UNICEF a Sialkot sull'eliminazione del "Lavoro minorile per l'industria dei palloni da calcio". Abbiamo iscritto i bambini a scuola. La comunità non era pronta ad iscrivere in bambini a scuola. Quando sono entrate in vigore le sanzioni contro le industrie, la comunità ha iscritto i bambini nelle scuole. Cos'è questo? E' stata colpa nostra o no? Cosa facciamo quando la nostra agenda e le priorità comunitarie sono differenti? In questi giorni stiamo cercando di consapevolizzare riguardo l'HIV/AIDS ma sento che il nostro lavoro non è efficace nonostante i nostri sforzi. Anche noi non stiamo mobilitando uomini omosessuali (essi vivono in condizioni vulnerabili). Ad essi non interessano (al loro posto abbiamo tutto per i donatori ma la realtà sul luogo è diversa). Sto sbagliando come animatore? Voglio discutere la mia esperienza con voi se avete tempo per darmi informazioni. Guidatemi nel mio lavoro. Grazie 25 Giugno
Questo è un problema serio della nostra industria. Conosco molti schemi di generazione del reddito o di microeconomia, e la maggior parte si è rivelata un disastro. Questa settimana sto lavorando con due signori, uno è uno scienziato del suolo che ha lavorato con i senzatetto qui in Canada e con un gruppo di donne in Ghana, e l'altro si occupa di economia agraria ed ha lavorato in una comunità cilena risolvendo dei problemi legati ai pesticidi. Quello che vogliamo fare è utilizzare la metodologia di Potenziamento Comunitario presente su alcuni documenti formativi che pubblicizzano e guidano al giardinaggio urbano. In un certo senso questa è una generazione di reddito, ma molto meno pericolosa rispetto ai soliti schemi di microimpresa. Gli schemi di microimpresa che funzionano presentano diverse caratteristiche. Hanno dei prestiti molto bassi, addebito del tasso di interesse di mercato e sono destinati soprattutto alle donne. Sebbene possa suonare sessista o arretrato, le donne hanno più probabilità di servirsi dei prestiti come pianificato, sviluppare una piccola attività a vantaggio proprio e della propria famiglia, non sprecare il denaro in forme di intrattenimento, donne (prostitute) e alcolici Assieme al prestito viene fatta anche MOLTA formazione su come utilizzare il credito, archiviazione, pianificazione, marketing, contabilità e consigli tecnici sulla produzione. Questi schemi molto simili alla famosa Grameen Bank fondata in Bangladesh, hanno più probabilità di successo. Dobbiamo essere realistici e consapevoli delle condizioni. I dipendenti statali sono sottopagati, e ci si aspetta che trovino fonti di reddito basate sull'appropriatzione indebita di fondi e sulla deviazione nelle loro tasche. Di solito non gli viene imposta alcuna sanzione negativa per un comportamento del genere anzi di solito vengono lodati per aver aiutato le loro comunità e famiglie con i loro guadagni illeciti. Un progetto di credito organizzato dal governo è tra i più suscettibili di corruzione da parte dei dipendenti pubblici e dallo sfruttamento da parte dei politici. Non mi sorprende per niente che tu elenchi una quantità così elevata di denaro che i tuoi clienti non hanno pagato. Molti impiegati statali si comportano come se il sistema di micro credito fosse semplice, e che quindi essi possono metterlo in atto. Senza tutta la dovuta formazione il sistema fallirà. C'è bisogno di molta supervisione, anche nel caso di prestiti modesti e di clienti donne. Sono stato accusato di essere razzista per aver rifiutato certi approcci, prestiti onerosi, clienti maschi, progetti di imprese malandate e mi è stato detto che ero uno straniero e pertanto non dovevo imporre la mia cultura sulla loro. Un membro del governo keniota in una conferenza ha dichiarato che in Africa non esiste la corruzione e che questo concetto era stato inventato dagli europei per umiliare le persone di colore. Due settimane più tardi è stato arrestato con l'accusa di corruzione. Se un uomo viene e dice di avere un fantastico progetto per un'attività, ma non ha bisogno di formazione o di un gruppo di supporto al posto di un prestito garantito, ditegli di farsi concedere il prestito da una banca. Poiché sia i dipendenti statali che quelli comunali stanno provando a prendere il controllo del mio progetto, io ho fatto in modo che le persone giuste sapessero e loro hanno interrotto il progetto. Quindi ho perso il lavoro, ma almeno ho avuto la soddisfazione di fare la cosa giusta. Poiché tradurrete il manuale di generazione del reddito in lingua Urdu, tenete a mente questi miei appunti. Vi terrò informati riguardo il giardinaggio urbano, e suggerite alla vostra ONG che otterrà più successo con questo rispetto che con qualsiasi altro progetto di generazione del reddito. Quando ho cominciato a lavorare a Peshawar, nel 1988, in quel periodo dell'anno la temperatura raggiungeva i 49 gradi. Camminare all'aperto era come nuotare nella melassa. Alle 09:38 AM Touqeer Abbas ha scritto: Gentile
Signore
Se
avessimo realmente bisogno di sviluppare una comunità quale modello dovremmo adottare?
(si ho letto attentamente il suo opuscolo ma le chiedo la sua visione personale)
Data:
Venerdì, 10 Giugno
Questo è ciò che volevo scrivere sul blog. In
questa storia, Le
Banconote Non Possono Salvare Miliardi di Persone dalla Povertà
Lo scrittore pensa che troppi aiuti esteri siano sprecati e che alla fine non raggiungano il loro scopo. Le NU hanno recentemente annunciato che la popolazione mondiale crescerà del 40% nei prossimi cinquanta anni. Le NU credono che le nazioni sane dovranno aumentare drasticamente gli aiuti esteri alle nazioni sottosviluppate in modo da evitare un disastro umanitario che potrebbe essere generato dall'esplosione della popolazione nei paesi del terzo mondo. Gli aiuti esteri portano principalmente corruzione, mentre si aggravano i problemi sottostanti. Gli Stati Uniti e altre nazioni industrializzate dovrebbero lasciar da parte il miliardo di dollaro tanto declamato e invece impegnarsi nello sviluppo di istituzioni democratiche che promuovono i liberi mercati. Alan.
Da: Jessica
Salve Dott. Phil, Ho capito solo ora come funziona realmente il blog (lo so che è patetico) e ho visto che domani è l'ultimo giorno di lezione. Ma ho appena letto il contributo di Duncan (bella pagina) sul tema degli aiuti esteri e volevo solo dare la mia opinione in merito. Devo ammettere che in realtà non so molto riguardo questo tema, ma penso che ci sia un aspetto leggermente più positivo rispetto a quanto Duncan pensa. Penso che la ragione, per esempio, per la quale il governo canadese si stia concentrando in primo luogo sulle industrie locali, come le acciaierie, sia una buona ragione. Stanno cercando di creare occupazione all'interno delle comunità locali, il che ha molto senso perché abbiamo bisogno di stimolare la nostra economia locale/federale prima di aiutare altre nazioni. Non fraintendetemi, sono completamente a favore degli aiuti esteri. Se se ne fa un buon uso. Desidero assolutamente che altre nazioni diventino autosufficienti e libere (idealmente) dalla povertà, ma come possono beneficiare realmente di qualsiasi aiuto estero se l'aiuto che diamo di solito finisce nelle mani sbagliate e i governi ne fanno cattivo uso? Non so come possiamo farlo funzionare a meno che i governi delle nazioni "in via di sviluppo" e i loro cittadini non desiderino aiutare se stessi tanto quanto essere aiutati. Questo
per adesso.
Da: Duncan
W
Ciao! Scrivo riguardo un tema che ha costituito una piccola parte della lezione del Dott. Phil della scorsa settimana, ma mi ha fatto pensare. Il tema è quello degli aiuti esteri e di come operano. Dott. Phil stava parlando del fatto che il governo canadese abbia sovvenzionato ampiamente gli agricoltori canadesi, tagliando fuori gli agricoltori stranieri che avremmo dovuto aiutare con fondi esteri. A questo punto, l'aiuto è invariabilmente legato a condizioni che operano in favore del Canada, pertanto non stiamo operando con lo spirito purista dell'altruismo. Infatti, è una politica completamente sporca. L'intero processo è solo un modo per dare l'impressione dell'altruismo senza fare niente che sia minimamente di aiuto. L'idea dovrebbe suggerirci qualcosa. Le etichette di paese "sviluppato" o "in via di sviluppo" possono essere fuorvianti. Se noi, mondo occidentale, stiamo attivamente (anche se non intenzionalmente) sabotando le economie dei paesi in via di sviluppo per il nostro personale guadagno economico, allora non vi è alcuna verità nell'idea che un giorno, col nostro aiuto, tutte le nazioni del mondo si reggeranno stabilmente sulle loro gambe. Chiamatemi cinico, ma penso che questo modo di pretendere gli aiuti esteri stia andando avanti e che vi siano due ragioni per questo. La prima sono alcuni politici contorti e la seconda ha a che fare con il concetto base riguardo a come il mondo funziona che è ciò di cui voglio parlare qui. La prima ragione (quella politica) è fondamentalmente economica e parlando di economia sono fuori da qualsiasi aspetto possa riguardarla, quindi se qualcuno di voi può correggermi, è pregato di farlo. Ma ecco cosa penso. L'idea di sussidi governativi alle attività per creare lavoro è qualcosa che per me non ha mai avuto senso. O riguardo a questo tema, spendere enormi quantità di denaro pubblico in un'area particolare per "stimolare l'economia" o per qualche altra ragione che suona superficialmente sensibile a qualcuno come me che non ha una perfetta comprensione dell'economia, ma per qualcuno che la comprende suona un po' meno sensibile. Vengo dalla Nuova Scozia, dove il governo è solito versare grandi somme di denaro nelle acciaierie di Cape Breton per nessun altra ragione se non quella di occupare i lavoratori locali. Non ha molto senso all'interno dello schema generale, ma poi il dibattito conseguente non riguarda MAI tutto il quadro - ma si concentra esclusivamente su Cape Breton, con qualsiasi osservazione - riguardo il denaro sprecato sbattuto come un attacco a Cape Breton nel suo insieme. Ma questo è come sono i sussidi, sono abbastanza facili da concedere, ma guai a dire qualcosa dei politici che cercano di riprenderseli. Forse l'esempio più estremo di questo genere di cose è l'esercito statunitense. La quantità di personale in esubero è straordinaria qual'è esattamente il motivo per il quale mantengono il Corpo dei Marine statunitense (che ha molte più truppe dell'intero esercito britannico, e più velivoli della RAF), per fare lo stesso lavoro dell'esercito degli Stati Uniti? Un mio ospite che è un superstite della Seconda Guerra Mondiale, durante la quale l'esercito andò in Europa e il corpo dei marine statunitensi combatté nel Pacifico. Era il sistema di combattere la guerra su due fronti, e permetteva a ciascuno di specializzarsi un po' di più. Ma non è più necessario, e l'esercito e i marine sono in mezzo a qualsiasi altra operazione. I marine sono stati in Afghanistan, nazione senza sbocchi sul mare. Perché accade questo? Perché nessun politico americano si sognerebbe mai di suggerire l'idea di snellire le forze armate. E' una No Fly Zone politica. Poiché l'esercito significa molti soldi e il sistema americano non permette di pareggiare i pagamenti diretti tra gli stati, è impossibile liberarsi di qualsiasi entità militare una volta che è stata creata. L'esercito canadese non fa lo stesso perché non permette questo tipo di pagamenti. Ma ciò accade con altre modalità. Le famose jeep Iltis erano fornite ad un prezzo vergognoso dai Bombardieri solo per mantenere il denaro speso qui a casa - l'esercito stava implorando per avere dei veicoli migliori (e meno costosi - figuratevi) che venivano offerte da una delle più grandi società tedesche (non riesco a ricordarmi quale ora). E ho sentito da qualcuno che stiamo facendo la stessa cosa con i veicoli della Stryker. Non è solo un problema militare, succede molto nell'ambiente militare perché lì circola molto denaro. Ma succedevano le stesse cose anche dietro le quinte del programma spaziale, per esempio. Non mi sorprenderebbe affatto se qualcosa di simile succedesse anche nel settore agricolo, anche se non posso provarlo. Mi immagino cosa succederebbe se ogni politico accarezzasse l'idea di tagliare queste sovvenzioni, qualsiasi sia la ragione. La seconda ragione è che penso che pretendere degli aiuti esteri sia, come ho detto, un'idea di base che le persone hanno riguardo a come funzioni il mondo. L'idea che tutte le persone abbiano lo stesso diritto di inseguire il benessere, e sarebbero tutti perfettamente disponibili a deprivare il prossimo per il proprio benessere personale. Perciò sono completamente d'accordo, ma ho smesso di condividere questa linea di pensiero quando si parte dal presupposto che sia automaticamente un gioco a somma zero. Le leggi di domanda e offerta significano che più ci sono persone nel mondo che producono, più basso sarà il costo ottenuto. Sostenere gli agricoltori dei paesi del terzo mondo in modo che possano produrre a termini equi rispetto a quelli degli agricoltori occidentali farebbe crollare il costo del cibo, e ci sarebbero più persone che verrebbero sfamate. Il costo relativamente basso del cibo occidentale è un'illusione: lo stiamo pagando comunque attraverso le tasse. Perciò io penso che in generale, i canadesi ne uscirebbero meglio. Inoltre, potrebbe tutti dormire meglio sapendo che stiamo giocando correttamente non inviando degli aiuti inutili. Penso che l'unico gruppo che non ne uscirebbe bene dalla legittimazione degli aiuti esteri sarebbe quello degli agricoltori canadesi, che senza dubbio sarebbero furiosi riguardo a questo. Ma forse le nostre tasse sarebbero spese meglio nella loro riqualifica in altre aree. Comunque, stiamo già inviando denaro a questo scopo. Ad ogni modo, questa è solo la mia opinione a riguardo. Non ho preso lezioni di economia, magari sto solo dicendo cose senza senso. Grazie,
Vedi: http://www.markfiore.com/animation/aid.html ──»«──Se si copia il testo da questo sito, si prega di riconoscere l'autore (i) |
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