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MATERIALISMO DIALETTICO

di Phil Bartle

traduzione di Lorenzo Raimondi

Materiale per la formazione

Una Teoria del Cambiamento prematura

L'idea che Marx aveva del cambiamento derivava dal pensiero di un filosofo, Hegel, che sviluppò il concetto di dialettica.  Questa nozione era basata sull'idea che ogni cosa custodisce in sé i semi della propria distruzione, e che ogni volta una nuova forma nascerebbe dalle ceneri dell'annientamento.  Questo ciclo venne descritto come tesi, antitesi e sintesi.  Alcune persone vi notano una certa somiglianza al mito greco-latino della Fenice, che volò troppo vicina al sole e bruciò.

Marx fece sua questa idea di dialettica e la applicò alla società, sostenendo che le origini del cambiamento fossero tutte materialistiche.  In altri termini ciò significa che queste appartengono alle dimensioni culturali della tecnologia e dell'economia.  La tecnologia dell'uomo si è evoluta dalla caccia all'agricoltura, fino ad arrivare alla rivoluzione industriale. I cambiamenti nella tecnologia hanno portato a cambiamenti nell'organizzazione sociale, nel credo e nei valori.

Le società semplici fatte di raccoglitori e cacciatori, disse, vivevano un primitivo comunismo.  Nelle società agrarie, che chiamava feudali, il conflitto maggiore si verificava tra  i proprietari terrieri (o aristocratici) e i lavoratori della terra (o servi).

Il maggior conflitto durante l'era industriale sorgeva invece tra:

  • i lavoratori, Marx dal latino li chiamava proletariato, che sopravvivevano vendendo il proprio lavoro, e

  • i proprietari dei mezzi di produzione di massa, che chiamava borghesia, una parola avente la stessa origine di borgo e burger. Questi avevano bisogno di manodopera per generare profitto.

La classe sfruttata aspirava ad un cambiamento verso una maggiore uguaglianza, mentre la classe sfruttatrice opponeva resistenza.  Giacché la società aveva in sé i semi della propria distruzione, il comunismo semplice cadde e venne sostituito dal feudalesimo. A sua volta cadde il feudalesimo, sostituito dal capitalismo. Marx si aspettava che finisse anche quest'ultimo in ragione delle tensioni tra lavoratori e padroni: la conseguente rivoluzione avrebbe sfociato nel comunismo, dove lo stato sarebbe appassito e l'economia si sarebbe basta sullo slogan "da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni".

Questo approccio è chiamato materialismo dialettico.

Marx, che morì nel 1883, si aspettava che una rivoluzione comunista scaturisse dalla tensione tra operai e industriali. Ironicamente, le due maggiori rivoluzioni comuniste ebbero luogo in Russia (1917) e Cina (1949), entrambe società agrarie e feudali.

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Ultimo aggiornamento: 2012.10.16


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