Pagina iniziale
 Torna alla Fulcro del modulo


Traduzioni:

Català
Ελληνικά
English
Español
한국어 / Hangugeo
Português
Română
Srpski
中文

                                        

Altre pagine:
Parole chiave
Moduli

Sociologia:
Pagina iniziale
Appunti sulla lezione
Discussioni
Fulcro del Modulo

Utilità:
Mappa del sito
Contatti
Documenti utili
Link utili

EVOLUZIONE CULTURALE

Applicando le idee di Darwin alla cultura e alla società

di Phil Bartle, PhD

Traduzione a cura di Francesca Mereu

Materiale per la formazione

Non solo la sopravvivenza ma lo sviluppo e l'espansione del più adatto

Charles Darwin, la persona responsabile del concetto di evoluzione, viene ancora oggi oltraggiato dai creazionisti che credono alla Bibbia nella quale si racconta che Dio abbia creato l'universo intero così come lo conosciamo piuttosto che averlo lasciato crescere e svilupparsi. Noi non entreremo nel merito del dibattito, ma ci limiteremo a ciò che possiamo osservare e non a quello che la gente crede.

Nella nostra ricerca per la comprensione del cambiamento sociale, è utile accogliere le idee di Darwin e vedere quali tra queste possono essere applicate alla società e alla cultura.

Mentre un mobilitatore cerca di influenzare la direzione del cambiamento sociale, l'evoluzione implica che la riuscita della perpetrazione degli elementi introdotti dipenda dalla sopravvivenza e dall'utilità di permettere alle istituzioni sociali di sopravvivere e riprodurre se stesse, una cosa molto lontana dal cambiamento pianificato.

Darwin si concentrò sugli essere viventi, piante e animali, quando sviluppò il concetto di evoluzione.  Questo si basava sull'idea che gli esseri viventi effettuano cambiamenti per diverse ragioni, ma solo quelli che permettono all'organismo di sopravvivere e riprodursi andranno avanti, e solo quei cambiamenti che portano ad un preciso vantaggio per l'organizzazione permettono di ampliarne la popolazione.   Egli non esaminò come erano avvenuti i cambiamenti, ma noi pensiamo ad essi principalmente come mutazioni casuali e imprevedibili.

Quindi, questo approccio può essere applicato a cose che non si riproducono attraverso i geni?  Alla società e alla cultura?

Sembra di si.  Le strutture sociali e le istituzioni aiutano l'Homo Sapiens a sopravvivere e a svilupparsi.  Anche dopo che la loro utilità è terminata, possono continuare a esistere, sino a quando non diventano un elemento di intralcio alla riproduzione.  Le nuove istituzioni che compaiono, e i cambiamenti nelle istituzioni esistenti, continueranno ad esistere sino a quando non diventeranno motivo di incapacità di riprodursi del gruppo.

Alcune istituzioni sociali o modelli di interazione nuovi aiutano la cultura e il suo patrimonio umano a competere al meglio e a riprodursi con maggior successo.  In questo modo, laddove vengono trasmessi simboli piuttosto che geni, i principi di Darwin sull'evoluzione possono essere applicati all'evoluzione della società e della cultura.

Con questo paragone, pertanto, forse una deviazione può essere comparata alla mutazione.  Se la deviazione non serve ad alcuno scopo sociale, non si riprodurrà.  Se la deviazione migliora le probabilità di un gruppo di uomini di sopravvivere o di competere, questa verrà portata avanti.

Ad ogni modo, dobbiamo stare attenti a non mischiare l'elemento biologico con quello culturale.   Se stiamo parlando di evoluzione culturale allora stiamo parlando di simboli e interazione, mentre se stiamo parlando di evoluzione biologica allora stiamo parlando di geni.

──»«──
Se si copia il testo da questo sito, si prega di riconoscere l'autore (i)
e riferirsi al sito www.cec.vcn.bc.ca
Questo sito è ospitato dalla Rete di Comunità di Vancouver (VCN)

© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
Web Design di Lourdes Sada
CSS di Wai King Lung Matthew
──»«──
Ultimo aggiornamento: 2012.03.11


 Pagina iniziale