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SUPERORGANICO

Un altro nome per cultura o società

por Phil Bartle, PhD

tradotto da Lara Derosas

Materiale per la formazione

Paragone tra inorganici ed organici

L'idea del “Superorganico” è associata a Alfred Kroeber, un antropologo americano che ha scritto nella prima metà del XX secolo.

Il superorganico è un altro modo di descrivere –– e capire –– il sistema culturale o socio-culturale.

Se partiamo con l'inorganico, esso è l'universo fisico, tutti gli atomi degli elementi senza vita.

Possiamo definirlo il livello più basso della complessità.

Il secondo livello di complessità è composto dagli esseri viventi.

Tutte le cose viventi, le piante e gli animali, sono composti da elementi inorganici, principalmente di idrogeno, ossigeno e carbonio, più tracce di altri elementi.

Qui usiamo una frase interessante: "L'insieme è più grande della somma delle sue parti".

L'insieme degli elementi inorganici che noi chiamiamo, ad esempio, albero o cane è vivente.

Se analizzate tutte quelle parti, di per se stesse, o addirittura come insieme, vedrete che non vivono.

La loro disposizione li rende vivi.

Se dividete il cane o l'albero nei suoi elementi separati, morirà.

Conoscere le dinamiche di come operano gli atomi di carbonio o che combinando idrogeno e ossigeno si genera una combustione, se non un'esplosione, non spiega come funziona un albero con le sue foglie che convertono la luce del sole in energia per trasformare l'acqua e il diossido di carbonio in ossigeno e carbonio, i canali per trasferire la linfa dalle foglie alle radici, e così via.

In maniera simile, il cane, se visto come un sistema biologico, opera ad un livello di complessità maggiore rispetto agli elementi inorganici che lo compongono.

Un'entità vivente trascende le sue parti inorganiche.

Osservando il rapporto tra gli esseri viventi e le loro componenti inorganiche in questo modo ci aiuta a capire la relazione tra cultura e persone

La cultura e la società formano il terzo livello.

Gli esseri umani sono animali e, come tali, sono sistemi organici.

Hanno sviluppato sistemi di comunicazione tra di loro fino ad un grado elaborato, molto più sofisticati degli altri animali.

Questa elaborazione unisce gli uomini in comunità e società.

I legami sono simbolici, non genetici come nei sistemi biologici.

Il livello socio-culturale, la cultura o la società, è quindi portato dagli uomini e trascende gli uomini.

Una cultura ha una "vita propria" che è simbolica più che genetica.  In questo modo è una cosa "vivente".

Opera ad un livello più elevato di complessità rispetto all'organico.  È superorganico.

C'è un parallelismo, quindi, nelle relazioni tra l'inorganico e l'organico, come tra l'organico e il superorganico.

Il concetto sviluppato da Durkheim, un “fatto sociale”, è espresso in questo ragionamento.

Gli uomini hanno pensieri e comportamenti.

Queste sono portati dagli individui.

uttavia, si comportano in accordo reciproco, come un sistema esterno agli individui –– la società.

Non pensate ad un cane come un atomo di carbonio o come una molecola d'idrocarbonio.

Allo stesso modo, non pensate alla comunità, ad un'istituzione, ad una società come ad un essere umano.

Non antropomorfizzate la cultura.

Può avere vita propria, ma questa assomiglia più ad un'ameba che ad un essere umano.

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Ultimo aggiornamento: 2012.06.29


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