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LA VERITA' E LA STORIA

Utilizzando la finzione per spiegare una verità più profonda

di Phil Bartle

Traduzione di Beatrice Ruscelli

Materiale formativo

Alcuni racconti della Bibbia hanno versioni precedenti

Tom Harpur, ex-pastore anglicano, insegnante di teologia a Toronto, parla dell'uso delle parabole per insegnare verità che vanno oltre la nostra normale comprensione.

La storia raccontata, come una metafora, può essere fittizia, ma la verità che giace dietro alla storia è il vero messaggio.

Dopo aver studiato Alvin Boyd Kuhn, Harpur ha dimostrato che ogni storia contenuta nella Bibbia era già conosciuta nell'antica religione egizia, la quale risale a 3000 anni prima.

Uno dei temi più popolari in molte religioni anteriori al Cristianesimo era la nozione di parto di una vergine (identificata come divinità). Non si era preparati a dire che c'erano alcune adolescenti incinte, come faremmo oggi, ma dovevano essere madri di divinità. Deviki era, per esempio, la vergine madre di Krishna. Celestine era la vergine madre di Zunis, il quale morì crocifisso. Chimalman era la vergine madre di Quexalcote.  Mavence era la vergine madre di Hesus. Mithra era nata da una vergine il 25 dicembre, nascita celebrata nel Nord Europa ogni anno durante le feste natalizie, e omaggiata dai pastori e dai re magi nei secoli dopo Cristo.  Come pure Mithra, Attis, Frey, Thor, Oseis, Tammuz, Cernunnos, molti altri nacquero il 25 dicembre.

Se provi a fare una ricerca su Kuhn con Google scoprirai molti saggi velenosi su di lui, scritti da talebani cristiani, fanatici dell'interpretazione letterale dei testi. Le loro argomentazioni sono ad hominum (ovvero, contro la persona) piuttosto che la logica confutazione di idee.

Partendo da questo, egli afferma che storicamente Gesù Cristo non é mai esistito (essendo Gesù il termine greco per Giosuè, il quale non è apparso prima del 400 dopo Cristo), ma i predicatori del vero messaggio del Cristianesimo (amore, perdono, tolleranza, crescita spirituale) considerano la storia di Gesù come una parabola per insegnare quella verità, e non per convincerci che sia storicamente esistito.

I registri romani delle nascite dell'epoca, che erano molto dettagliati ed includevano casi giudiziari e punizioni, non includevano però quello che potrebbe essere stato il più importante evento giudiziario di tutti i tempi, l'esecuzione di qualcuno accusato di essere “Il re degli ebrei.”

C'è un interessante parallelismo, l'uso della narrativa, del racconto, per comunicare una verità, nello studio della sociologia.  Il mio primo insegnate di sociologia, il defunto Stanford Lyman, ci disse che a volte la narrativa può essere usata per descrivere una comunità meglio di come potrebbero fare tutti i resoconti scientifici.  Come esempio, ci chiese di leggere l'opera letteraria, Hawaii, di James Mitchener.

Grazie al fatto che in un romanzo Mitchener poteva fare cose che non potevano essere fatte in un resoconto sociologico, egli fu in grado di descrivere e spiegare molti elementi della società hawaiana che non potevano essere spiegati da reportage scientifici.

Un'opera letteraria più recente è L'Agnello, il vangelo secondo Biff, il compagno di gioventù di Cristo, di Christopher Moore, 2002.

In questo racconto, sono descritti i trentatré anni della vita di Cristo mancanti nella Bibbia.  Esso racconta di quando Gesù e il narratore della storia (Biff), viaggiarono per l'Asia e giunsero in contatto con varie religioni, induismo, buddismo, taoismo e confucianesimo.

Esso ritiene che molti dei valori predicati da Gesù siano gli stessi diffusi dalle religioni non salomoniche dell'Asia.

Sebbene fosse una storia in se stessa deliziosa, in seguito fu evidente che Moore avesse condotto molte ricerche per prepararsi a scriverla.

Egli guardò spesso, per esempio, il Vangelo di San Tommaso, il quale fu tolto dalla Bibbia dai vescovi di Roma nel quarto secolo poiché conteneva idee che, qualora diffuse, avrebbero potuto ridurre il loro potere patriarcale.

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Ultimo aggiornamento: 2012.03.11


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