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di Phil Bartle, PhDtradotto da Simona Bertini4. I modelli per l'insegnamento non dovrebbero essere presi dalle scuole per l'infanzia: Quando si fa qualcosa, come insegnare, si usano spesso dei modelli di comportamento. A volte questi modelli si ottengono deliberatamente dai modelli di ruolo, dai più anziani, o da altre persone che rispettiamo e consciamente vogliamo emulare. Altre volte non ci si rende conto che si usano dei modelli e si fanno le cose che intuitivamente sembrano fatte nel modo " giusto". Questo è dovuto alla nostra supposizione e a quella delle altre persone su cosa è e su cosa si dovrebbe fare. Inoltre, c'è un rischio se la nostra sola esperienza di apprendimento e specialmente quella di scrivere e leggere sia stata la scuola. Il rischio è quello di usare la scuola come sola fonte di modelli per insegnare l'alfabetizzazione. Bisogna fare uno sforzo per ricordare come sono fatte le cose in una scuola e scartare con attenzione quelle che non sono appropriate agli adulti e quelle che li ostacolano nell'apprendimento dell'alfabetizzazione come per esempio quelle incluse qui di seguito ma non certamente limitate: insistere sulla disciplina, impartire degli ordini agli studenti, presumere che il professore abbia sempre ragione, attuare come se si fosse una fonte di saggezza e conoscenza. In alcune scuole, ma non in tutte, il professore insulta gli studenti davanti ai suoi compagni, li puniscono fisicamente e verbalmente, si rivolgono a loro in un modo arrogante e superiore, li criticano e li sminuiscono. Mentre al giorno d'oggi fortunatamente sono stati rimossi dalle scuole in tutto il mondo molti di questi comportamenti di professori e funzionari, tali attegiamenti si devono meticolosamente evitare quando si insegna agli adulti l'alfabetizzazione. Considerare vie alternative di interazione con i partecipanti dell'alfabetizzazione. Nona dare lezioni; condurre invece un laboratorio per discutere i suggerimenti e pianificare attività ed organizzare uscite e progetti per eseguirle. Lo schema suggerito qui è quello di avere due tipi di sessioni. Il primo sarebbe come un incontro. Non lo si dovrebbe chiamare come una lezione anche se si può usare una classe come luogo. Un "incontro" può essere usato per identificare i bisogni, i livelli di alfabetizzazione già raggiunti dai partecipanti, per generare delle idee per i progetti di apprendimento, per pianificare questi progetti, e per svolgere le attività dopo le uscite di questi progetti. Il secondo tipo di sessione sarebbe una "uscita sul campo" che i partecipanti progettano in un gruppo nel primo tipo di sessione. Può essere un'uscita al porto per scrivere i nomi ed i prezzi dei pesci che arrivano. Può essere un'uscita al mercato per fare la stessa cosa con gli articoli che si vendono sul luogo. Può essere un'uscita a un Kraal(paese) per identificare il bestiame. Può essere un'uscita a un'azienda agricola per identificare un raccolto. Può essere una visita a una cucina per identificare gli utensili o le ricette. Può essere un'uscita a un cantiere edile per identificare strumenti, gli impiegati o il processo di costruzione. Incoraggiare i partecipanti ad essere creativi, ricordandoli che il contenuto dovrebbe essere appropriato alla loro situazione. Tutto ciò richiede un alto grado di partecipazione tra i partecipanti. "Il fare" queste cose - come pianificare, mettere in atto, ed eseguire un'attività (sul campo, una gita, un progetto) - rappresenta lo sforzo (che si deve fare) necessario al loro rafforzamento. Non prendere delle decisioni per loro; quando le prendono loro, diventano più forti nel farlo. Si rafforzano, diventano più forti. I partecipanti non sono alunni o bambini; sono degli eguali e dei partners in una impresa difficile ed onorevole. Non bisogna mai dimenticarlo e comportarsi con loro in questo modo. Note su tutto quello scritto sopra (il lungo documento) Torna alla lista dei princìpi Torna al foglio informativo dei princìpi ––»«––© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
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