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di Phil Bartle, PhDtradotto da Simona Bertini15. Evitare temi tradizionali, convenzionali, inutili, (come per esempio l'alfabeto, la poesia, il teatro straniero): In un contesto scolastico è frequente insegnare agli alunni l'intero alfabeto. Ma cos' è un alfabeto? E' una raccolta di caratteri, ognuno di forma differente e con un differente suono o serie di suoni. L'alfabeto e le lettere in esso contenute non rappresentano niente di pratico ed utile nella vita dei partecipanti dell'alfabetizzazione. Sono impacciati nel memorizzare e non sono strettamente connessi alla vita quotidiana. Non insegnate l'alfabeto. Insegnate solamente quelle lettere dell'alfabeto che si trovano nelle parole scelte come pratiche ed utili da imparare (diverse da comunità in comunità, e diverse tra i vari gruppi della stessa comunità). Eventualmente, forse i partecipanti dell'alfabetizzazione impareranno ogni lettera dell'alfabeto o almeno tutte quelle che vengono usate. E cosa è una poesia? La poesia che si impara nelle scuole è stata vista per essere "comoda" per gli alunni. Di solito è molto sofisticata, e sempre difficile da mettere in pratica. Quale uso pratico dovrebbe avere una poesia affinché degli analfabeti possano imparare l'alfabetizzazione di base? Cosa si può dire sulle altre forme di letteratura? Certo, forse queste sono più piacevoli da leggere - almeno per alcune persone. Se non sono già dal principio pratiche, pertinenti, ed utili ai partecipanti di alfabetizzazione allora non bisogna insegnarle nel proprio programma. Se uno dei partecipanti mostra interesse, lo si deve incoraggiare, supportare e consigliargli di studiare in altri contesti la poesia, il teatro, la prosa o altre arti letterarie. Note su tutto quello scritto sopra (il lungo documento) Torna alla lista dei princìpi Torna al foglio informativo dei princìpi ––»«––© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
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