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 Prospettive sociologiche


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LA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA

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di Phil Bartle

tradotto da Lara Derosas

Materiale per la formazione

Alcune cose variano a seconda di come le si guardano.

 

Introduzione: Tutta una questione di come si osservano le cose

In molti casi, la sociologia è lo studio delle cose che vediamo nella vita di tutti i giorni, ma non vediamo sempre allo stesso modo.  Questa è una caratteristica di molte scienze.

Parliamo, ad esempio, del "sole che sorge ogni mattino" o che "tramonta ogni sera".

Tuttavia, la scienza dell'astronomia ci ha insegnato da tempo che la Terra non è piatta e non è il centro dell'universo, bensì un globo che ruota attorno al proprio asse e, ruotando, crea l'apparenza che sia il sole a salire e scendere: non è così.

Quando ci guardiamo intorno e vediamo muri e/o oggetti, vediamo degli oggetti solidi.

La fisica nucleare, tuttavia, ci insegna che ciò che noi vediamo come una sostanza solida e continua è composto principalmente da niente.

Spazio vuoto.

Si tratta soprattutto di nuclei atomici circondati dal vuoto, intorno al quale ruotano poche cose chiamate elettroni.

Tenendo conto delle relative misure, è come una mosca in un campo da calcio.

Con la limitata capacità dei nostri occhi, guardiamo quei milioni di nuclei ed elettroni, ma vediamo materia solida.

Gli empiristi sono coloro che affermano che possiamo capire solo le cose che possiamo osservare e che non abbiamo bisogno della teoria per interpretare queste cose.

L'astronomia, la fisica nucleare e la sociologia ci insegnano che abbiamo bisogno di una prospettiva prima di poter vedere le cose –– le osservazioni immature non possono guidarci da sole alla comprensione.

Nella vita di tutti i giorni, possiamo pensare alla società come composta da persone. 

In sociologia, la società non corrisponde alle persone.

I singoli individui sono portatori della società con le loro convinzioni e azioni (ed interazioni), ma non sono la società.

La società è un sistema di credenze e azioni apportate dagli esseri umani, ma è qualcosa che trascende i suoi stessi portatori.

Allora ciò significa che le organizzazioni sociali, quali la famiglia o la comunità, non sono persone.

Sono sistemi, o modelli, di convinzioni e azioni create dalle persone.

Questo non è per dire che possiamo definire la società (o le istituzioni sociali) come vogliamo, o che le possiamo vedere nel modo desiderato da noi.

La sociologia è una disciplina e ci vuole disciplina per comprenderla.

Per coloro che sono coinvolti nella sociologia applicata, negli interventi che interesseranno le famiglie o le comunità,

comprendere la sociologia è necessario. Ciò significa essere capaci di comprendere la prospettiva sociologica.

La società sta nell' occhio dell'osservatore.

Alberi e bosco

C'è un vecchio proverbio che dice: "Non si può guardare l'albero e vedere il bosco".

Possiamo applicare quest'idea alla prospettiva sociologica.

Il proverbio implica che un bosco è grande, troppo grande per essere visto tutto in una volta e, da vicino, possiamo solo vedere degli alberi.

Possiamo vedere parte del bosco, ma questo non ci fa comprendere bene il bosco nella sua interezza.

Nella vita di tutti i giorni, entriamo in contatto con altre persone.

Le possiamo vedere; possiamo (solitamente) parlare con loro.

A volte possiamo toccarle (ma dobbiamo stare attenti al dove).

Non possiamo vedere, né toccare una società, una comunità o una famiglia.

Anche se prendessimo un aereo non potremmo vedere un bosco dall'alto, perché è un ecosistema e comprende tutti i rapporti tra il suolo, le piante, gli animali e l'aria in quel sistema.

È molto più di un insieme di alberi.

E così anche una società.

Non consiste di persone (che possiamo vedere), ma di convinzioni e azioni, ed è un sistema; non c'è alcuna posizione fisica da cui poter guardare una società.

Le famiglie e le comunità sono organizzazioni sociali e, perciò, un qualcosa di diverso dagli individui al loro interno.

Una prospettiva atomistica

Possiamo usare la parola "atomistico" per indicare una prospettiva non sociologica (o anti-sociologica).

Da quel che sappiamo, gli atomi tendono ad unirsi, anche se forse non è il termine migliore coniato.

Implica che le persone sono individui separati e che non c'è nulla oltre l'individuo.

Direi che la migliore spiegazione di una prospettiva atomistica sia una citazione di Margaret Thatcher, una dei Primi Ministri conservatori, di destra del Regno Unito.

Disse: "Non esiste la società; ci sono solo individui".

Fintanto che non crederete all'esistenza della società, non la vedrete, né sarete capaci di avere alcuna influenza sulla sua organizzazione o di portarla al cambiamento e alla crescita.

Un modo per confrontare le differenze di prospettiva è quello di osservare un gioco di competizione come il poker.

I giocatori sono concentrati a vincere e a gareggiare contro gli altri.

Per loro quella competizione influenza la loro prospettiva e vedono la competizione come l'elemento più importante del gioco.

Se stiamo a guardare, possiamo anche vedere in gioco una grande quantità di cooperazione.

In questa cooperazione vengono manifestati valori e significati condivisi.

Ad esempio, c'è un accordo riguardo al valore di ciascuna carta e al fatto che un tre ha più valore di un due.

Molti di questi accordi sono taciti e dati per scontato, cosa che contribuisce a che loro non sappiano nulla della consapevolezza degli altri giocatori.  Vedere Gioco del Poker.

In modo simile, in una società, i "giocatori" di giochi quali il "marketing" possono vedere con più facilità la competizione piuttosto che le regole base e i significati condivisi.

Margaret Thatcher, una campionessa dichiarata di società ed imprese private, aveva una prospettiva che magnificava la competizione e trascurava la cooperazione.

Tre prospettive sociologiche classiche

Nella storia e nello sviluppo della sociologia, tre prospettive separate sono state create ed elaborate.

Devono tutte la loro origine all'idea di applicare il metodo scientifico allo studio della società a metà e a fine del XIX secolo.

Karl Marx, che non si è mai definito sociologo, si occupava della competizione basilare tra le risorse.

Si concentrò sulle differenze tra la classe di persone proprietarie dei mezzi di produzione, la borghesia, e la classe di coloro che avevano solo la loro forza lavoro da vendere per sopravvivere, il proletariato.

Dalla sua analisi è nata la prospettiva sociologica che noi oggi chiamiamo "Conflitto".  Le dinamiche e i cambiamenti nella società sono connessi a diversi conflitti. Vedere Karl Marx.

Emile Durkheim aveva un approccio differente.

Sostenne la possibilità di osservare i comportamenti e di trovare le spiegazioni al di fuori degli individui che compivano le azioni.

Vide una sorta di coscienza che agiva come se fosse esterna agli individui, sebbene fosse insita nei pensieri degli individui stessi.

Al contrario di Marx, egli sostenne che diverse caratteristiche degli elementi sociali contribuivano all'esistenza e alla crescita della società e delle sue istituzioni.

Quest'idea è sostenuta ancor oggi dalla prospettiva "Funzionalista" in sociologia.  Vedere Durkheim.

Anche Max Weber non era d'accordo con Marx, ma andò in un'altra direzione.

Parlò dell'impossibilità di comprendere la società, a meno che non ci fosse la comprensione dei significati dietro le azioni e le convinzioni umane.

Sostenne che la rivoluzione industriale era stata causata da un cambiamento di valori e convinzioni associate con le idee di Giovanni Calvino e della Riforma protestante. 

Dalla sua analisi è nata la terza principale prospettiva sociologica, l'"Interazione Simbolica".  Vedere Weber.

Per oltre un secolo, i sociologi hanno combattuto grandi battaglie basate su questi tre modi radicalmente diversi di percepire la società.

A volte, queste battaglie si ritrovano in alcuni dibattiti di oggi.

Come per le faide tra le due grandi famiglie degli Appalachi, gli Hatfield e i McCoys, le lotte sono ora concluse, e si sta facendo molto sforzo per cercare dei modi per riconciliarle.

Io sono dell'idea che tutte e tre sono preziose e che dovremmo cercare di interiorizzarle come modi differenti di guardare alla stessa cosa.

Vedere la storia degli Uomini ciechi e l'elefante.

In ciascuna prospettiva storica o classica, l'intento è quello di giustificare o usare un approccio sociologico.

Il comportamento sociale non è spiegato da teorie psicologiche e non è il prodotto di un'eredità genetica. (Questo è chiamato  "riduzionismo").

Sociologia femminista

Mentre alcune persone hanno cercato di chiamare Sociologia Femminista una quarta prospettiva, i professionisti usano tutte e tre le prospettive storiche nelle loro analisi.

Mentre ci sono delle iniquità e delle disuguaglianze basate sul sesso, queste sono simili a quelle basate sull'età o sulla razza.

Le differenze biologiche nelle persone ( età, razza, sesso) sono estrapolate da coloro che fanno delle presupposizioni sociali su ciascuna di esse.

Questi sono argomenti importanti in sociologia, ma non sono prospettive separate.

Cercate : Harriet Martineau.

Qui, la sociologia prende a prestito la terminologia dalla linguistica.

Le differenze biologiche (ereditate geneticamente) tra maschi e femmine vengono definite differenze di "sesso".

Le differenze sociologiche (trasmesse e immagazzinate da simboli) tra maschile e femminile vengono chiamate differenze di " genere."

Dimensioni culturali

Se definissimo la cultura e la società come la somma totale di tutto ciò che impariamo, allora è utile identificare le sei dimensioni culturali o societarie.

In matematica definiamo tre dimensioni l'altezza, la larghezza e la profondità.

(Alcuni matematici hanno aggiunto il tempo come quarta).

Questi sono costrutti analitici e non esistono nella realtà empirica.

Io trovo che molte delle prospettive e teorie possano essere capite meglio usando il concetto delle dimensioni.

Come in matematica, questi sono costrutti che esistono nelle menti degli osservatori.

In matematica, se togliessimo una dimensione, diciamo l'altezza, per definizione e analisi, l'intero oggetto sparirebbe.

Così pure per le dimensioni sociali o culturali.

Sono: tecnologica, economica, politica, istituzionale (o interazionale), dei valori e delle convinzioni.

Questi non sono semplicemente degli aspetti della società, ma le sue dimensioni.

Se una qualsiasi viene rimossa, tutte e sei vengono cancellate.

Si estendono dalla vasta portata dell'umanità e delle macroteorie fino alla microsociologia e all'interazione locale tra due persone.

Queste vengono descritte più in dettaglio in  " Cos'è una comunità ?"

 

Conclusione

Lo studio sociologico della società è un'avventura interessante e piena di sfide.

Per lo scienziato puro rivela molto di più su come funzionano le cose e le prospettive sociologiche ci danno un'immensa introspezione sui fenomeni sociali.

Per lo studioso delle scienze sociali applicate, soprattutto uno che consideri gli interventi sulle famiglie, le comunità o le organizzazioni, le prospettive sociali forniscono materiale molto prezioso per la comprensione di queste istituzioni e prevedendo i possibili effetti di quegli interventi.

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