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PROPOSTE PER L'OTTENIMENTO DI FONDI

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Erica Salvaneschi


Documento di riferimento

Come ottenere denaro dagli enti donatori

1. Introduzione:

Una proposta è una richiesta di assistenza finanziaria per la messa in atto di un progetto. Per un progetto comunitario, può venire impiegata per ricercare appoggio da parte dei membri della comunità (essendo la comunità il donatore più importante). Queste linee guida vanno usate per cercare sovvenzioni al progetto, da parte di ogni donatore. Si raccomanda di puntare ad una diversificazione delle fonti. Nel caso di una singola fonte, è possibile che si instauri una dipendenza nei confronti di tale fonte.

Una proposta non è una semplice "lista della spesa" delle cose che si vogliono. Una proposta deve giustificare ogni oggetto della lista, in modo che l'ente donatore possa scegliere se fornire o meno uno o tutti gli oggetti desiderati. Dovete sapere esattamente (e riuscire a comunicare) cosa si vuole fare con quelle cose; ecco perchè si dovrebbe disegnare un progetto per portare a termine gli obiettivi desiderati.

E' importante formulare e ideare il vostro progetto con attenzione. E' ugualmente importante scrivere una proposta che attirerà le sovvenzioni necessarie. La stesura di proposte è un'abilità che richiede delle conoscenze e un po' di pratica.

La proposta del progetto dovrebbe essere un genuino documento di "vendita". Il suo lavoro deve essere informare e convincere. Non è il contesto adatto per predicare, ostentare o mentire. Se siete convinti si tratti di una buona idea, che dovrebbe essere appoggiata, la vostra proposta dovrebbe essere comunicata in modo onesto ai responsabili, i quali soppeseranno i meriti con rispetto ad altri impegni di sovvenzione. Si dovrebbe chiaramente indicare come e quando il progetto sarà terminato, o quando diventerà autosufficiente. Le proposte dovrebbero essere pulite e in ordine, preferibilmente dattiloscritte, prive di informazioni esterne o superficiali.

Come elaborare la vostra proposta dipenderà dall'ammontare di risorse richieste e dalla grandezza del progetto complessivo. Adattate queste linee guida al progetto e al donatore suggerito.

La proposta di progetto deve riflettere il lavoro già svolto e dovrebbe essere presentata in modo logico. Scrivere una lettera in cui si dichiara la propria richiesta non è sufficiente. Bisogna dimostrare la necessità e dimostrare che il progetto è meritevole di essere sovvenzionato.

Utilizzate un linguaggio semplice e conciso che comunichi esattamente ciò che è scritto. Se necessario impiegate diagrammi o grafici che illustrino gli elementi chiave. Usate delle appendici per non affollare il corpo della proposta e non compromettere il flusso della narrativa. Fate una proposta su misura per l'ente che è stato avvicinato. Esprimete la volontà di essere interrogati di persona da parte dell'ente che concede le sovvenzioni, dopo che la vostra proposta sarà ricevuta e letta.

Inoltre, soprattutto...
Non scoraggiatevi se la proposta non verrà accettata. Scopritene la ragione, e tentate con un'altra agenzia.

2. Pianificate il vostro progetto (Visione pratica):

E' possibile che voi e i vostri colleghi abbiate molte idee in testa; il bisogno di ridurre l'analfabetismo, ridurre la povertà, fornire acqua potabile, migliorare il livello di salute generale, provvedere alla formazione destinata alle persone disabili, e molte altre cose. Dovete, tuttavia, scegliere un progetto specifico, limitare i vostri obiettivi ad una singola soluzione per il problema di massima priorità.

Coinvolgete tutta la comunità. Nel scegliere il vostro progetto, convocate un incontro e non rifiutate di includere coloro che sono spesso stati trascurati in passato, le donne, i disabili, i meno abbienti in assoluto, coloro che non hanno voce nel modo in cui le decisioni vengono assunte nella comunità. Accertatevi che coloro che dovrebbero trarre beneficio dal vostro progetto, lo percepiscano come loro progetto, per il loro beneficio, e che potranno contribuire perchè è di loro proprietà.

Non è sufficiente, tuttavia, il scegliere un obiettivo. Un buon piano è necessario, così come identificare le vostre risorse disponibili o potenziali, generare diverse strategie e scegliere la più attuabile, decidere come il progetto verrà monitorato (controllato) per accertarsi che rimanga sulla stessa lunghezza d'onda (cioè, che dimostri consistenza con le prospettive iniziali), assicurarsi che la contabilità sia trasparente e precisa, e decidere cosa deve essere fatto e quando (un programma). E' necessario un minimo di ricerca circa il luogo, le caratteristiche della popolazione, la situazione e le infrastrutture esistenti, al fine di elaborare una descrizione oggettiva del contesto del progetto. Il coinvolgimento della comunità e dei beneficiari è il miglior modo di assicurare validità alla ricerca.

Con la comunità o il gruppo di destinazione, usate Principi e procedure del Brainstorming per delineare un Piano oppure Piano del progetto. Senza ammettere critiche, chiedete ai membri del gruppo di contribuire a ciascuna fase del processo di gruppo di brainstorming: che cos'è il problema prioritario (segnate tutto, anche le affermazioni più banali; poi elencatele in ordine di priorità), facilitate il gruppo a capire, quindi, che l'obiettivo è la soluzione al problema individuato. Aiutate loro a generare obiettivi (finiti, verificabili, specifici) a partire da uno scopo generale. Identificate le risorse e gli impedimenti, dopodiché generate soluzioni alternative, scegliendo la più attuabile. Sono disponibili ulteriori documenti che spiegano il processo di brainstorming in maggiore dettaglio, ma abbiamo ritenuto opportuno fornire una breve panoramica.

Sulla base del lavoro già svolto, iniziate ad abbozzare la proposta. Vi raccomandiamo con insistenza di ottenere risorse (fondi) da fonti diversificate. Non lasciate che la vostra organizzazione o gruppo diventi dipendente nei confronti di un singolo donatore.

Prima di iniziare a scrivere la proposta, tenete a mente i seguenti punti:
  • E' necessario scoprire con anticipo quali fonti di finanziamento sono disponibili, attraverso i governi, enti dell'ONU, alcune ONG internazionali o fondazioni private.
  • La maggior parte dei donatori va a cercare il grado di iniziativa del locali nella proposta del progetto, l'utilizzazione delle risorse disponibili all'interno del paese stesso e le prospettive di autosufficienza del progetto dopo una prima iniezione di fondi.
  • Il progetto deve essere pratico, non troppo dispendioso, ed avere il potenziale per essere ripetuto in altre situazioni.
  • Gli enti che forniscono sovvenzioni, richiedono sempre più un approccio integrato ai progetti di sviluppo. Questo vuol dire che si dovrà capire fino a che punto il vostro progetto sostiene le attività già esistenti, ed è pensato per superare i problemi individuati.
  • Quasi tutti gli enti governativi e dell'ONU, fondazioni ed enti di volontariato privati, hanno un proprio formato per la proposta, che vi richiederanno di seguire. Nel caso non foste in contatto con un rappresentante locale o regionale, scrivete una lettera di richiesta di informazioni circa le procedure appropriate, il formato della domanda e i requisiti per ottenere i fondi.
  • Informatevi circa il ciclo di bilancio dell'ente, che sia annuale, trimestrale o continuo. Controllate che ci sia una data prossima per fare domanda.

3. Struttura del progetto (Delineare la proposta):

Queste linee guida (strutturali) non vogliono dirvi cosa scrivere, ma piuttosto come scrivere la proposta. Se siete responsabili della stesura di essa, è perchè siete gli "esperti" (nel senso buono della parola). Essendo responsabili, saprete cosa volete ottenere e il miglior modo di ottenerlo. In ogni eventualità, non andate nel panico e non fatevi demoralizzare dal linguaggio tecnico che viene impiegato di frequente.

Non tentate di scrivere la proposta da soli. Cercate il sostegno di amici e colleghi, programmatori, manager e coloro che possono assistervi nei concetti o nello stile. Pensate lo scrivere la proposta come una forma scritta di "dialogo", in cui ogni bozza successiva è la continuazione del processo.

I capitoli della proposta non devono necessariamente essere scritti nell'ordine qui illustrato, ma ciò che viene scritto in ogni capitolo deve essere collegato in maniera specifica a quello che è riportato negli altri capitoli. Assicuratevi di mettere il contenuto giusto nel capitolo giusto. Controllate che ogni argomento sia collegato agli altri e alla proposta come insieme unitario.

4. Pagina del titolo (Copertina):

E' una pagina singola; la copertina frontale della proposta. Deve includere:
  • Data;
  • Titolo del progetto;
  • Sede del progetto;
  • Nome dell'organizzazione; e
  • Ogni altra necessaria informazione riportabile su una riga singola.

Il riassunto o il riepilogo del progetto segue la pagina con il titolo, ma coloro che elaborano la proposta non ci devono pensare a questo punto: leggano prima le altre sezioni della proposta.

5. Contesto (Cause del problema):

Questa sezione spiega il perchè il progetto è necessario. Qui vorrete fornire una descrizione della situazione e concentrarvi sui fattori che hanno portato alla formulazione del progetto proposto. Comunicate come la necessità di questo progetto è stata identificata e chi è stato coinvolto nello sviluppo del progetto. Spiegate l'origine o il contesto del vostro progetto.

E' consigliabile coinvolgere la comunità intera nell'individuare i problemi prioritari; questo si chiama "ricerca partecipativa".

Il primo ruolo del contesto è l'identificazione del problema. Ciò significa che il problema deve essere nominato ed individuato. Si indica il gruppo di destinatari (beneficiari), il settore, la magnitudine, e gli attori esterni che stanno lavorando per risolvere quel problema. Si indica inoltre fino a che punto il problema è stato risolto da terzi, e ciò che fino ad ora è stato compiuto dal vostro gruppo.

Nell'esaminare il/i problema/i da affrontare, sorgono diversi interrogativi a questo punto. Qual è la condizione del gruppo dei destinatari che giustifica la donazione di denaro, da parte del donatore, e magari la cessione di personale? Una storia della comunità, del gruppo o del progetto non è d'obbligo, ma un breve sunto può rivelarsi utile. Più importante, quali condizioni, o quale cambiamento nelle condizioni è previsto, che potrebbe risultare nel successo della nostra domanda di sovvenzioni?

E' meglio includere:
  • Area del progetto (Problemi, non descrizioni);
  • Ragioni del progetto;
  • Circostanze che hanno condotto a questo progetto; e
  • Strategie o programmi più ampi dei quali questo progetto è parte.

Se il vostro non è un progetto nuovo, il contesto indicherà anche i cambiamenti subìti dal progetto sin dal suo inizio.

Ricordate che il capitolo relativo al contesto descrive i fattori responsabili del problema che il progetto è inteso a risolvere. Qualsiasi cosa in questa sezione mira a giustificare l'approvazione del progetto e l'assistenza di sovvenzioni richiesta. Un'analisi prolissa sarebbe dannosa a questo punto.

6. Obiettivi (Soluzione=risultato):

L'obiettivo del progetto dovrebbe essere la risoluzione del problema o dei problemi descritti nel contesto. Gli obiettivi devo essere collegati al capitolo precedente, comunicando quale sia la soluzione ai problemi sopra indicati. C'è bisogno di un insieme di scopi (generali) e un insieme di obiettivi (specifici).

Iniziare col fissare "scopi" generali, a lungo termine, i meri desideri. Da questi generate degli obiettivi verificabili, misurabili, finiti e fissate una data specifica di conseguimento. Ad esempio: "ridurre l'analfabetismo" è uno scopo; "insegnare abilità basilari di lettura e scrittura a venti clienti entro il 2 marzo" è un obiettivo.

E' meglio essere più precisi possibile nel dichiarare gli obiettivi del progetto. Gli obiettivi devono essere scritti con riguardo ai risultati finali e previsti del progetto, non in base a come questi ultimi saranno ottenuti. Questi risultati saranno verificabili (cioè sarà possibile provare chiaramente che sono stati conseguiti, e che possono essere confermati da osservatori esterni).

Nel selezionare gli scopi e gli obiettivi del progetto, ricordate la natura dell'ente donatore; che tipo di soluzioni sono ricercate? Il donatore non vuole contribuire alla dipendenza, indi per cui non è interessato nel sovvenzionare servizi caritatevoli che rischiano di togliere il peso dell'obbligo a quelle autorità che dovrebbero prendersi cura dei diritti della popolazione locale. La maggior parte dei donatori non è semplicemente una fonte di sovvenzioni destinate a portare a termine "operazioni" di routine. Essi sono interessati al sostegno delle attività che danno rilievo alle necessità dei vulnerabili e degli indigenti, e che promuovono autosufficienza, armonia etnica e sviluppo.

7. Beneficiari (Gruppo di destinatari):

In questo capitolo andranno descritti i beneficiari o i gruppi di destinatari in dettaglio. E' possibile aggiungere beneficiari diretti o indiretti (es. le persone addestrate ad aiutare i beneficiari primari). Questa può essere un'espansione dell'argomento menzionato nel capitolo del Contesto; indicate il loro numero, le caratteristiche, i motivi della loro vulnerabilità, i luoghi e così via.

Gran parte degli enti donatori sarà più predisposta nei confronti del vostro progetto se riuscirete a dimostrare che i beneficiari hanno partecipato nella scelta e nell'ideazione di esso. (Un'Appendice potrebbe elencare gli incontri dei beneficiari, menzionando dettagli quali date, luoghi, tempi, argomenti presi in considerazione, oratori ed infine membri del gruppo dei beneficiari che hanno partecipato. Fate riferimento all'Appendice a questo capitolo; non includetela a questo punto, ma alla fine della proposta).

8. Traguardi e attività (ingressi):

Questo capitolo identifica gli ingressi nel vostro progetto, ovvero quali risorse (denaro, personale e azioni) verranno immesse in esso.

Per prima cosa, iniziate con l'esaminare le possibili strategie per raggiungere gli obiettivi menzionati in precedenza. In ogni caso è d'obbligo collegarsi al precedente capitolo. Il miglior esempio di proposta elenca due, tre o quattro diverse strategie e scarta tutte le altre, spiegando il perchè. Dopodiché continua: "Dati gli obiettivi e le strategie, quali attività devono essere implementate o iniziate, che impieghino quella strategia e raggiungano gli obiettivi?

I traguardi significano: "quanto, a chi, dove e da parte di chi?" - In altre parole: "Chi compie la tale azione?" Ad esempio, che tipo di formazione offrirete, per quanto tempo, e quante persone saranno coinvolte? Quali abilità specifiche verranno insegnate e quali attività di follow-up sono previste?

Indicate quali tipi di lavori sono eseguiti nel progetto. Fate riferimento all'Appendice per la descrizione degli impieghi chiave. Fate sempre riferimento a come queste attività otterranno gli obiettivi menzionati in precedenza. Anche le attività del personale di supporto devono giustificare i compiti in cui il personale è impegnato, in modo tale da consentire l'ottenimento del traguardo.

9. Il programma (Tempistica di ogni azione):

In questa sezione descriverete in ordine le attività pianificate:

E' ancora meglio essere più precisi, fornendo date, anche se approssimative. E' possibile usare un diagramma o istogramma per segnalare il calendario degli eventi.

Includete nel piano le fasi del progetto; come una fase del progetto conduce ad un'altra.

Per quanto tempo l'aiuto sarà necessario?
(Quando terminerà il progetto, o quando la comunità diventerà autosufficiente)

10. L'Organizzazione (Profilo):

Questa sezione descrive la (probabilmente mutevole) organizzazione e la struttura gestionale necessaria per portare a termine le attività sopra descritte. La "O" nella sigla "CBO". I diagrammi si rivelano molto utili a questo scopo.

Descrivete brevemente le attività e gli scopi della vostra organizzazione. Siate specifici circa la sua esperienza nell'avere a che fare con problemi di natura simile, quali sono le sue capacità e risorse a sua disposizione nell'intraprendere tale progetto.

Le abilità e l'esperienza dei membri della vostra organizzazione, le risorse umane, potrebbero rivelarsi la risorsa più valida. Indicate il tipo di aiuto che la vostra organizzazione si aspetta di ricevere da potenziali enti collaboratori. Allegate ulteriori informazioni sull'organizzazione, ad esempio un resoconto annuale, se disponibile.

Spiegate:
  • Come sarà svolto?
  • Chi sarà responsabile del progetto?
  • Chi lo applicherà (chi lo farà)? E
  • Chi dirigerà la messa in atto del progetto?

Chi dirigerà il progetto? Chi sarà incaricato dell'organizzazione complessiva? Chi sarà responsabile per la sua applicazione (in contrasto con l'incarico della sua ideazione e monitoraggio, e con attori, enti e luoghi separati)? Si prevedono delle modifiche? Tutto ciò può essere illustrato nella proposta. Vedere Organizzazione tramite formazione per i metodi di partecipazione per lo sviluppo dell'organizzazione.

Non trascurate le attività (lavoro) dei volontari che contribuiscono al progetto. Sebbene non si tratterà di personale retribuito, sono comunque risorse, che contribuiscono al progetto.

11. Costi e benefici (Analisi):

In una proposta, il capitolo chiamato "Costi e benefici" non è un semplice bilancio in cui le righe indicano somme di denaro. (quel tipo di bilancio dovrebbe essere incluso nell'Appendice a fine documento, non nel testo).

Nel testo della proposta, il capitolo sui costi e i benefici deve essere sia un'analisi che una narrazione, e collegarsi ai capitoli precedenti. Qui vanno discusse quelle linee del bilancio che richiedono una spiegazione (es. acquisti, spese o necessità che non siano immediatamente evidenti o non si spieghino da sé).

Sarebbe ideale fare un'analisi dei costi e benefici, ovvero stabilire una relazione tra la quantità degli obiettivi raggiunti e i costi totali, e calcolare il costo per unità (es. il costo totale diviso tra il numero di bambini a cui è impartito l'insegnamento sarà il costo a unità per quell'insegnamento).

Le seguenti informazioni, riassunte o riportate per intero, aiuteranno i donatori nel decidere:
  • costi locali;
  • costi esterni;
  • metodi di finanziamento;
  • comparazione tra scambi necessari interni ed esterni;
  • totale dei contributi non pecuniari da parte della comunità locale (ognuno accompagnato da un equivalente valore monetario);
  • metodi d'approvvigionamento (come e dove i beni vengono acquistati); e
  • proporzione dei costi totali richiesti da questa proposta.

Al pari dei costi (incluso l'ammontare richiesto per la proposta), è bene effettuare un paragone tra i costi (ingressi) e il valore dei benefici (prodotti). Si risponderà alle seguenti domande:
  • Chi trarrà beneficio?
  • Come trarrà beneficio?
  • Giustificazioni per il progetto?
  • Quali sono i prodotti specifici del progetto?
  • Qual è il costo totale medio per ciascun beneficiario?
  • Il valore dei benefici eccederà il costo degli ingressi (o vice versa)? Di quanto?

Quando gli obiettivi sono qualitativamente diversi l'uno dall'altro (es. numero di nuovi comitati dei genitori creati e numero di bambini alfabetizzati), allora alcune divisioni arbitrarie, ma ragionevoli, per costi "unitari" devono essere effettuate.

Un bilancio complessivo dovrà essere indicato in questa sezione, quindi si farà riferimento all'Appendice per un bilancio dettagliato. Devono essere qui nominate le altre fonti (donatori e rispettive donazioni). La cifra totale richiesta dovrebbe apparire a questo punto del testo.

12. Monitorare (Osservare):

Il monitoraggio dovrebbe essere incarico di:

  • la comunità coinvolta, rappresentata dal comitato locale;
  • il vostro ente o organizzazione (specificate chi in esso); e
  • i vostri donatori.

Come saranno misurati i risultati?
Come saranno verificati?

Il monitoraggio e il follow-up dovrebbero essere integrati nelle attività del progetto. Una parte dovrebbe consistere in una costante autovalutazione da parte vostra (l'ente che metterà in pratica il progetto).

Il monitoraggio e la ricezione dei resoconti del progetto che verranno consegnati al donatore, devono essere predisposti ed inclusi nella proposta di progetto. I resoconti mensili dovrebbero essere creati e riveduti con l'obiettivo di risultare utili al donatore per i suoi piani e programmi destinati al paese intero.

Una cosa è certa; ci dovrebbe essere enfasi nel comunicare i risultati, ovvero i prodotti e gli effetti del progetto sul gruppo di destinatari. Non è una cattiva idea comunicare le attività, se si tratta di brevi resoconti. Il comunicare i risultati ottenuti, al pari degli obiettivi pianificati così come sono definiti nella vostra proposta, è essenziale.

Vedere Monitoraggio

13.Stesura dei resoconti (Comunicare le osservazioni):

Nel caso di un progetto sovvenzionato da un ente, la contabilità e la rendicontazione sono molto importanti. Ciò si applica alla maggior parte degli enti donatori, all'ONU, enti governativi o ONG.

Nella proposta, il vostro metodo di stesura dei report dovrebbe descrivere: "Con quale frequenza, verso chi, cosa vi è incluso?" E' bene discutere di ciò con l'eventuale ente donatore, dal momento che i requisiti delle fasi di informazione e valutazione variano a seconda dell'ente, e dipendono dal tipo di progetto.

Valutare il progetto in esecuzione aiuterà voi e i donatori a prendere visione dei progressi e risultati e delle opzioni possibili per le azioni future. Comunicare accuratamente informazioni sul vostro progetto in corso è una risorsa inestimabile per coloro che intraprenderanno progetti di natura simile.

La vostra proposta dovrebbe indicare quali resoconti andranno presentati. Vi sono inclusi resoconti regolari e continui, e un report finale. Resoconti brevi e frequenti (settimanali) potranno includere unicamente eventi ed attività. Resoconti più lunghi dovrebbero indicare i risultati delle attività del progetto (non solo le attività in sé), valutare fino a che punto gli obiettivi sono stati raggiunti, le ragioni per cui non sono stati raggiunti, e considerare l'impatto sui beneficiari (gruppo di destinatari).

I report dovrebbero essere preparati e presentati auspicabilmente ogni mese. La proposta dovrebbe indicare quali report saranno presentati e con quale frequenza e contenuto. Ogni progetto (nel caso il gruppo ne proponga più di uno) richiede un resoconto separato (due o tre pagine di testo più le appendici necessarie).

Un resoconto dettagliato mensile dovrebbe includere una stima relativa al raggiungimento degli obiettivi previsti, la ragione per cui essi non sono stati raggiunti completamente, e suggerimenti e motivi per cui si richiede il cambiamento degli obiettivi, nel caso fosse necessario. Il report narrativo può anche includere informazioni circa gli eventi e gli ingressi (quali azioni sono state intraprese, vedi sotto), ma dovrebbe enfatizzare i prodotti (i risultati di codeste azioni, tali da ottenere gli obiettivi dichiarati). Si dovrebbe prestare attenzione al numero e alla residenza dei beneficiari. Il report mensile dovrebbe essere organizzato in tante sezioni quante se ne contano nella vostra proposta.

Un resoconto finanziario dettagliato mensile dovrebbe includere quanto denaro è stato ricevuto e da quale fonte, quanto denaro è stato speso, listandolo riga per riga in base alle categorie del bilancio nella proposta, le ragioni per cui si è speso di più o di meno della somma accordata, e infine una valutazione sulla maniera positiva in cui le spese hanno contribuito ad ottenere gli obiettivi dichiarati del progetto.

Il resoconto finale dovrebbe includere gli stessi argomenti dei report mensili, più una sezione denominata "Ciò che abbiamo imparato", e una sezione che indichi l'impatto del progetto sulla comunità di destinatari e le aree circostanti. Il resoconto dovrebbe essere conciso (breve ma completo).

I resoconti dovrebbero essere auto critici e analitici. Fate riferimento al modulo sulla Stesura di resoconti.

Gli stessi principi e linee guida dei report narrativi dovrebbero essere validi per i resoconti finanziari. Le uscite di bilancio mensili sono importanti nel programma tanto quando le dichiarazioni lo sono per la contabilità. Le uscite di bilancio dovrebbere essere accompagnate da spiegazioni circa eventuali deviazioni dalle spese pianificate.

14. Appendici (Allegati):

Il testo della proposta dovrebbe essere un singolo argomento, breve ma completo dall'inizio alla fine - facile da leggere. Dal momento che troppi dettagli renderanno il testo troppo cortorto and difficile, essi dovranno essere messi alla fine.

Allegati tipici da mettere in Appendice sono:
  • liste;
  • diagrammi;
  • bilancio dettagliato;
  • descrizioni dei posti di lavoro;
  • ulteriori documenti necessari.

Dopo aver scritto la bozza della proposta, rileggetela ed individuate qualsiasi descrizione di dettagli che potrebbero distrarre il lettore dal fluire logico degli argomenti. Essi vanno spostati in Appendice, e al loro posto andrà messa una breve nota, che inviti il lettore a fare riferimento all'Appendice per maggiori dettagli.

Ora rileggete il documento. Con tutti quei dettagli rimandati in Appendice, il fluire del testo diventa più logico, senza essere indebolito dalla loro assenza nel testo? Sì? Bene! Ecco un'altra maniera di utilizzare le Appendici.

Le Appendici possono includere qualsiasi altro materiale che servirà ai funzionari degli enti donatori per decidere se approvare o meno i fondi. Lo scopo delle Appendici è quello di riuscire ad includere tutti i dettagli importanti e necessari (che il lettore meticoloso esaminerà), ma non nel testo del documento, dove si punterà allo scorrere fluido e sintetico dell'argomento. I dettagli sono conservati a parte, secondo necessità.

15. Bilancio dettagliato:

Il bilancio riga per riga dovrebbe essere messo in Appendice. Ogni linea dovrebbe mostrare il costo totale per ogni categoria di bilancio. Le righe dovrebbero essere raggruppate in tipologie simili di costi (stipendi, veicoli, comunicazioni, carburante, trasporti).

Se possibile, distinguete tra beni non spendibili (es. attrezzatura che può essere riutilizzata in un secondo momento) e spendibili (es. beni consumabili).

Il bilancio dovrebbe essere una stima realistica di tutti i costi coinvolti nella messa in atto del progetto. Se possibile dimostrate il potenziale per un'eventuale autosufficienza, o supporto per mezzo di risorse diverse da quelle per cui state facendo domanda. La stima dei costi dovrebbe essere divisa in categorie logiche (elementi in riga), ad esempio: stipendi; beni e materiali; attrezzatura; trasferte e per diem; affitto; telefono.

I contributi volontari al progetto da parte vostra e della vostra organizzazione dovrebbe essere elencato e stimato in modo più preciso possibile in termini monetari, o presentati come "non a carico". Specificate le strutture fisiche disponibili oppure rese disponibili per il progetto. Specificate l'attrezzatura e i beni che l'organizzazione già possiede e che saranno impiegati per il progetto. Includete ogni altro ingresso proveniente dal governo o da altre organizzazioni.

Non di rado, gli enti che concedono fondi preferiscono combinare le sovvenzioni, o contribuire con una parte del bilancio totale piuttosto che donare la somma intera. Di conseguenza, è meglio mostrare la cifra totale nel fare domanda, e indicare quando ci si aspetta di ricevere ulteriori sovvenzioni.

16. Riassunto (Sommario esecutivo):

Scrivete per ultimo questa parte. Questa è la sezione che un donatore potenziale leggerà e sulla quale si baserà per prendere la decisione preliminare di contribuire o meno.

Questa sezione non dovrebbe essere nè scritta o nemmeno contemplata, fino a che tutte le sezioni precedenti non sono state completate. Evitate di scriverla come se fosse un'introduzione. Pensatela come un riassunto conciso ed una conclusione.

La lunghezza ottimale è mezza pagina; quella massima è categoricamente una pagina. Superando questa lunghezza, si corre seriamente il rischio che non venga considerata. Dovrebbe riassumere solo le raccomandazioni chiave ed essere scritta per amministratori impegnati, che magari si troveranno a leggere fino a cinquanta proposte e potrebbero non andare oltre il sommario esecutivo per ogni progetto.

Paradossalmente, sebbene il riassunto sia scritto per ultimo, andrà posto direttamente dopo la copertina o la pagina del titolo della proposta.

e quando avrete finito di scriverla:...

Ora che avete completato la bozza della proposta, fatela girare per raccogliere commenti e consigli. Esaminatela in modo critico e preparatevi a un eventuale lavoro di riscrittura o di modifica.

17. Commenti finali alle linee guida:

I progetti con più probabilità di venire sovvenzionati saranno quelli rapidi, sostenibili, di piccola scala, ovvero degli interventi a spese contenute atti a risolvere i bisogni più pressanti indentificati dalle comunità.

Spesso le proposte saranno valutate nell'ottica di come contribuiranno ad un più ampio, integrato e sostenibile sviluppo dell'area geografica.

Si dovrebbe incoraggiare una partecipazione attiva delle donne nell'individuare, mettere in pratica e monitorare un progetto proposto. La proposta dovrebbe chiaramente descrivere il numero di donne coinvolte nell'ideazione del progetto e nella messa in pratica, e coloro che ne trarranno beneficio.

Qualsiasi progetto che si presenta parte di piani più ampi o a lungo termine deve indicare ulteriori (preferibilmente garantite) fonti di sovvenzioni, al fine di assicurare continuità e sostenibilità.

I progetti di sviluppo che promuovono l'autosufficienza, e sono essenzialmente localmente sostenibili, hanno una probabilità maggiore di venire sovvenzionati. Una previsione sulla data in cui il progetto diventerà tale dovrebbe essere riportata nella proposta.

Il successo di un progetto richiede la cooperazione di ogni segmento della comunità di destinatari. Vi dovrebbe essere un senso di "appartenenza" dei progetti da parte della comunità (includendo i residenti locali e i non residenti coinvolti). Ciò significa che ci dovrà essere un'attività iniziale di "mobilitazione dello sviluppo comunitario", "animazione sociale" oppure azioni di facilitazione simili, per assicurare che tutti i membri della comunità coinvolta partecipino nelle decisioni. La partecipazione attiva della comunità nel complesso (tutti i membri) nell'identificazione, valutazione e messa in atto del progetto è spesso un prerequisito per l'approvazione.

Un progetto valido dovrebbe essere in grado di replicarsi. Ciò significa che dovrebbe essere possibile applicare lo stesso progetto in altre comunità.

La contabilità e la rendicontazione sono molto importanti.

Le risorse dei beneficiari si possono mantenere riservate, per via della preoccupazione circa la loro condizione, ma ciò può essere fuorviante. Le risorse nascoste del vostro gruppo di destinatari spesso comprendono abilità e saggezza, e sorprendentemente parecchie risorse materiali, tra capitali e beni. Il vostro obiettivo, in qualità di mobilizzatore, dovrebbe essere quello di rivalutare le risorse nascoste tra i beneficiari e di incoraggiare il processo sociale che riduce la dipendenza e aumenta l'autosufficienza.

Buona fortuna! Non scoraggiatevi!

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Ultimo aggiornamento: 18.10.2011

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