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Collettivo per il rafforzamento delle comunità

TEMPESTA DI IDEE;
PROCEDIMENTI E PROCESSO

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Ilaria Sacchini


Linee Metodologiche Guida

Una tecnica formativa per il rafforzamento della comunità

Queste linee guida vi aiuteranno a condurre un gruppo a prendere decisioni consensuali. La tecnica può essere utilizzata nell'ambito di una riunione comunitaria, in un incontro del comitato esecutivo di un'organizzazione basata sulla comunità, tra dirigenti di una NGO (organizzazione non governativa), in un ministero governativo o in una riunione direzionale presso un'agenzia dell'ONU, con un numero di partecipanti che oscilla tra i cinque e i duecento.

Nonostante sia necessario che possediate buone doti di leadership per gestire una sessione, e dobbiate essere molto risoluti nel garantire che il formato e le regole di base della sessione vengano rispettate (per esempio, non sono ammesse critiche o repliche), dovrete assicurarvi che le decisioni vengano considerate come quelle del gruppo, non imposte da voi stessi. Voi favorite la creatività nel prendere decisioni di gruppo.

Lo Scopo della Tempesta di Idee:

Lo scopo di una sessione sulla tempesta di idee è quello di lavorare come gruppo per definire un problema, e trovare, tramite un intervento partecipatorio, la miglior decisione di gruppo a favore di un piano di azione che lo risolva.

Requisiti:

  1. Un problema da risolvere;
  2. Un gruppo con la potenzialità di lavorare come una squadra. Ciò funziona con una piccola squadra direttiva o operativa costituita da cinque fino a dieci persone (es. docenti, operai agricoli, un sindacato), fino ad arrivare ad una riunione di villaggio di qualche centinaio di persone;
  3. Una lavagna, grandi fogli di carta, o qualcosa che tutti possano facilmente vedere, e grossi pennarelli per scriverci sopra; e
  4. Un facilitatore (come voi). Qualcuno il cui compito è quello di sollecitare suggerimenti provenienti dai partecipanti, non quello di imporre le proprie opinioni, ma sempre servendosi delle proprie doti di leadership per mantenere l'ordine e far rispettare lo scopo della sessione.

Le Regole di Base:

  • Il facilitatore conduce ogni sessione;
  • Il facilitatore sollecita l'avanzamento di proposte da parte dei partecipanti;
  • Non sono ammesse critiche (riguardo ad alcuna proposta) da parte di nessuno; e
  • Tutte le proposte devono essere riportate sulla lavagna (anche quelle azzardate).

Il Procedimento:

  1. Definire il problema:
    • Richiedete suggerimenti in merito a ciò che si ritiene essere il problema più importante;
    • Non sono ammesse critiche (riguardo ad alcuna proposta) da parte di nessuno;
    • Scrivete tutti i problemi suggeriti sulla lavagna;
    • Raggruppate tutti i problemi simili o collegati tra di loro; quindi
    • Riordinateli ed elencateli in base alla loro priorità (quelli più importanti in cima alla lista).
  2. Generare lo Scopo:
    • Rovesciate la definizione del problema (è la soluzione);
    • La soluzione del problema definito sopra costituisce lo scopo;
    • Definite lo scopo come soluzione al problema;
    • Scrivete lo scopo sulla lavagna; poi
    • Ricordate al gruppo che lo scopo è quello che loro stessi hanno designato come tale.
  3. Definire l'Obiettivo:
    • Spiegate la differenza tra uno scopo ed un obiettivo;
      Il facilitatore dovrebbe sapere quanto segue: (Si veda SMART; un obiettivo è misurabile, finito, ed ha una data di completamento).
    • Chiedete al gruppo di suggerire obiettivi;
    • Scrivete tutti gli obiettivi proposti sulla lavagna;
    • Non sono ammesse critiche (riguardo ad alcuna proposta) da parte di nessuno;
    • Raggruppate tutti gli obiettivi simili o collegati tra di loro;
    • Riordinateli ed elencateli in base alla loro priorità (quelli più importanti in cima alla lista); poi
    • Ricordate al gruppo che sono stati loro a determinare l'/gli obiettivo/i primario/i.
  4. Individuare risorse ed impedimenti:
    • Chiedete al gruppo di suggerire risorse ed impedimenti;
    • Scrivete sulla lavagna le risorse e gli impedimenti proposti;
    • Non sono ammesse critiche (riguardo ad alcuna proposta) da parte di nessuno;
    • Raggruppate tutte le risorse simili o collegate tra di loro;
    • Riordinatele ed elencatele in base alla loro priorità (quelle più importanti in cima alla lista);
    • Ricordate al gruppo che sono stati loro, non voi, a creare la lista;
    • Raggruppate tutti gli impedimentii simili o collegati tra di loro;
    • Riordinateli ed elencateli in base alla loro priorità (quelli più importanti in cima alla lista); poi
    • Ricordate al gruppo che sono stati loro a decretare l'ordine della lista.
  5. Individuare una strategia:
    • Chiedete al gruppo di suggerire strategie;
    • Scrivete tutte le startegie proposte sulla lavagna;
    • Non sono ammesse critiche (riguardo ad alcuna proposta) da parte di nessuno;
    • Raggruppate tutte le strategie simili o collegate tra di loro;
    • Riordinatele ed elencatele in base alla loro priorità (quelle più importanti in cima alla lista);
    • Ricordate al gruppo che sono stati loro a generare la lista;
    • Scegliete la strategia collocata in cima alla lista.
  6. Riassumere sulla lavagna le decisioni del gruppo:
    • il problema;
    • lo scopo;
    • gli obiettivi;
    • le risorse;
    • gli impedimenti; e
    • la strategia;
    Informate il gruppo del fatto che essi hanno elaborato un Piano di Azione. Se qualcuno avesse annotato ciò che è stato deciso in ciascuna delle categorie sopra elencate, essi avrebbero l'essenza di un documento standard di pianificazione. Avvisateli del fatto che essi lo hanno prodotto come gruppo, e che essi "possiedono" il piano.

Conclusione:

E' semplice. Ciò non significa che sia facile. Si migliora con la pratica. Potete disseminare le differenti fasi del processo con giochi di ruolo o di gruppo e altre tecniche correlate al lavoro di gruppo. Fate esperimenti e provate diversi stili.

Buona fortuna e auguri di successo!

––»«––

Le decisioni in questo esempio si basano sulle quattro domande chiave riguardanti la gestione. Unite, le risposte a queste domande formano l'essenza del disegno progettuale. In alternativa, una sessione SWOT può essere utilizzata per un gruppo più ampio.


Una Sessione dedicata alla Tempesta di Idee:


Sessione sulla Tempesta di Idee

© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
Web Design di Lourdes Sada
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Ultimo aggiornamento: 07.10.2011

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