Pagina iniziale
Generazione del reddito




Traduzioni:

Català
中文 / Zhōngwén
English
Español
Filipino/Tagalog
Français
Ελληνικά / Elliniká
हिन्दी / Hindī
Italiano
日本語 / Nihongo
한국어 / Hangugeo
Português
Română
Српски / Srpski
Türkçe
اردو / Urdu

                                        

Altre pagine:

Moduli

Mappa del sito

parole chiave

contatti

utilità

link utili

Contenuti:

Contenuti:

Contenuti:

Contenuti:

Contenuti:


GENERAZIONE DEL REDDITO, RICCHEZZA E POVERTA'

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Alessandra Noris


Il documento principale del modulo

Questo documento si rivolge al formatore e al facilitatore per la formazione iniziale o per un aggiornamento degli operatori di comunità e riguarda i principi alla base delle abilità, delle tecniche e dei metodi illustrati negli altri documenti presenti in questo sito.

Introduzione

I formatori e i facilitatori impegnati nella lotta alla povertà devono conoscere i principi che ispirano le tecniche e le azioni che consentono di svolgere questo importante compito. Imparerete a attaccare le cause della povertà, non i suoi sintomi.

Imparerete che il vero nemico è la povertà, non i poveri. Imparerete che per eliminare la povertà bisogna creare ricchezza. Limitarsi a trasferire denaro (o macchine da cucire) da una parte all'altra è un rimedio solo temporaneo. Imparerete che la povertà è un problema sociale e che assistere singoli individui è un compito diverso rispetto al fornire soluzioni durature a un problema sociale.

Voi avrete un gruppo di 'clienti' e interverrete nelle loro vite. E' un compito di grande responsabilità. Se non comprendete i fattori economici e sociali e le ripercussioni della vostra attività, rischiate di procurare più danni che benefici. Ricordate il primo giuramento dei medici: "Non danneggerò deliberatamente nessuno". Fate che sia anche il vostro principio guida.

Il nostro obiettivo di lungo periodo è lo sradicamento della povertà. Ma quali sono le cause della povertà?

Non basta alleviare temporaneamente i disagi provocati dalla povertà per eliminarla. Questi sono solo sintomi. Ed ecco il primo rischio: se vi limitate ad alleviare i sintomi, erigerete barriere all'eliminazione della povertà. Fare l'elemosina a una persona riduce il suo disagio nel breve termine ma induce quella persona a dipendere dall'elemosina.

Dobbiamo identificare le cause della povertà e contrastare quelle potenti forze negative. Imparate quali sono le cinque grandi cause del problema sociale della povertà e insegnate ai vostri alunni che la povertà può essere eliminata solo se si eliminano le cinque grandi cause della povertà.

Dobbiamo trovare metodi per creare vera ricchezza come parte di un processo di crescita sostenibile. La parola 'ricchezza' non significa solo abbondanza di denaro e persone potenti ma significa tutto ciò che ha un valore, anche se piccolo, a cui il denaro dà una misura. E' l'opposto della povertà, è il valore che sta dietro il denaro.

Se dobbiamo sconfiggere la povertà allora dobbiamo conoscere molto su di essa (non solo sui suoi sintomi) e sulla ricchezza.

Assunti da abbandonare

Innanzitutto dobbiamo abbandonare alcune comuni assunzioni. La povertà non è solo la mancanza di denaro. La ricchezza non è solo il possesso di denaro. La povertà e la ricchezza vanno ben oltre la mancanza o la disponibilità di denaro.

Il denaro può talvolta essere usato come una misura della ricchezza, come un modo per accumulare ricchezza, ed è un utile mezzo di scambio della ricchezza. Ma il denaro non è la ricchezza e la natura della povertà è molto più interessante e complessa della semplice mancanza di denaro.

Tenete a mente che questo documento non ha tanto l'obiettivo di insegnarvi delle tecniche quanto di stimolarvi a analizzare le cause della povertà e a conoscere i principi delle tecniche che imparerete leggendo gli altri documenti di questa serie.

Il denaro è uno strumento potente. Il denaro può essere impiegato per combattere la povertà e generare ricchezza. Il denaro in sè, tuttavia, non elimina la povertà. Il trasferimento del denaro da una persona all'altra è solo un passaggio di mezzi e non risolve il problema sociale della povertà.

Tre fattori contribuiscono alla riduzione della povertà: (1) la comprensione dei principi e dei concetti alla base della povertà, (2) alcune capacità di formazione, facilitazione e organizzazione e (3) caratteristiche individuali quali l'integrità, la motivazione e la creatività. Questo documento si focalizza sul primo di questi fattori.

Che cos'è veramente la ricchezza?

Se denaro non significa ricchezza e dare soldi non elimina la povertà, allora che cos'è la ricchezza e come può contribuire alla lotta alla povertà?

Non possiamo produrre denaro dal nulla. Se introducessimo altro denaro nell'economia (per esempio stampando banconote) contribuiremmo a far crescere l'inflazione e a ridurre il valore del denaro. Quando c'è inflazione i prezzi salgono. Non possiamo semplicemente dare denaro ai poveri. Se ci limitassimo a trasferire somme di denaro dai ricchi ai poveri (donazioni, elemosina), non creeremmo nuova ricchezza e non attaccheremmo le radici della povertà. (Si veda "Dipendenza,"e l'aneddoto "Maometto e la fune" nelle "Storie" ).

E' perciò innanzitutto importante comprendere la natura della ricchezza. Che cos'è?

Facendo riferimento alla definizione che gli economisti danno di 'ricchezza', vedremo meglio come possa essere utilizzata nella lotta contro la povertà. Gli economisti parlano del valore di 'beni e servizi'. I beni hanno un valore nella misura in cui forniscono servizi. Il concetto chiave qui è valore. (Si veda "parole chiave.") Una cosa ha un valore relativo in funzione di due caratteristiche: (1) se ha un'utilità relativa (2) se è relativamente scarso.

La ricchezza viene prodotta (e il reddito viene generato) nella forma di valore aggiunto. Questo può accadere quando un membro della comunità, un praticante o un cliente prende una cosa che ha già un valore e svolge delle azioni su di essa aumentandone ulteriormente il valore. Il nuovo valore è la ricchezza generata.

Chi di noi si è trovato qualche volta senza soldi sa cos'è la povertà. Ma la povertà individuale, che può essere ridotta con il denaro, è diversa dal problema sociale della povertà, che è un problema dell'economia e di un'intera società. Il problema sociale della povertà è la mancanza di ricchezza, non la mancanza di denaro. Per le persone con basso reddito la povertà è anche il risultato della distribuzione della ricchezza nella società. Se ci si limita a introdurre altro denaro nel sistema, si produce inflazione ma non si contribuisce a ridurre la povertà. La povertà come problema sociale non si combatte dando denaro ma creando ricchezza. E' nel vostro compito di facilitatori aiutare le persone povere a impiegare metodi di generazione di ricchezza.

Possiamo fare tre cose con la ricchezza: (1) spenderla, (2) immagazzinarla e (3) investirla. Per spiegare questo concetto, prendiamo ad esempio il caso di una contadina africana (potete illustrare questo concetto mostrando un piccolo contenitore contenente qualche chicco di mais secco). Parliamo di una 'contadina' perchè sono in maggior parte le donne che lavorano nei campi ma naturalmente non intendiamo discriminare o trascurare gli uomini. Supponiamo che la nostra contadina abbia appena terminato un raccolto di mais. Ora può decidere di (1) consumarlo, (2) immagazzinarlo o (3) investirlo (mostrate il vostro contenitore di chicchi di mais e chiedete quale delle tre cose può essere fatta o dividete i chicchi in tre porzioni). La contadina può cuocere e mangiare il mais con la famiglia, cioè (1) consumarlo (nel vostro esempio naturalmente non cucinerete il mais in classe ma potrete per esempio fare vedere il torsolo vuoto di una pannocchia). Oppure la contadina può riporre il mais in un contenitore, cioè (2) immagazzinarlo. Se i parassiti distruggono in parte o in tutto la scorta di mais si tratterà di una forma indesiderata di consumo. La contadina può infine mettere da parte dei chicchi di mais e usarli come semi da piantare per fare crescere un nuovo campo di pannocchie. Questo significa (3) investire in ricchezza il mais (che è relativamente utile e scarso). Solo questo terzo comportamento genera ricchezza.

Il modo per aumentare la ricchezza in un sistema economico è quindi investire. Bisogna trattenersi dal consumare nel breve termine per aumentare la produzione della ricchezza in futuro. Il nostro mondo è complesso, non basta limitarsi a fare una delle tre scelte. Il principio però non cambia. Investire conduce all'incremento della ricchezza e alla lotta alla povertà.

Questo è un principio importante nel modello di generazione del reddito ed è importante che lo comprendiate bene prima di incominciare il vostro lavoro.

La povertà è un problema sociale

Quali sono le cause della povertà? (La povertà come problema sociale).

La mancanza di denaro è una misura e un sintomo della povertà. Misurare la povertà o trattare il sintomo non cura la malattia. Le cause della povertà come problema sociale sono legate a numerosi fattori, tra i quali troviamo le grandi cause della povertà: malattia, ignoranza, disonestà, apatia e dipendenza.

Le malattie causano la diminuzione della produttività dei lavoratori. Malattia e morte sono uno dei fattori alla base della riduzione della quantità di lavoro umano disponibile. Il tasso di malattia può essere ridotto con la prevenzione sanitaria. La ricchezza collettiva può essere usata per prevenire le malattie, evitando che invece venga distolta per il beneficio personale di alcuni.

Le cause della povertà sono interconnesse: disonestà e ignoranza contribuiscono alla malattia e tutte e tre contribuiscono alla povertà.

L'ignoranza, come abbiamo già detto altrove, non è nulla di cui ci si debba vergognare. E' un fatto causato dall'isolamento. Alcune persone non conoscono delle cose semplicemente perchè non ne hanno mai sentito parlare (mancanza di informazione). Altri fattori della povertà che contribuiscono all'ignoranza sono la malattia e la disonestà. Entrambi sono alla base di una ridotta disponibilità di istruzione e di informazione.

La disonestà invece è una delle principali cause della povertà come problema sociale. Quando una persona in una posizione fiduciaria utilizza beni di valore per uso personale, la sociatà nel suo insieme perde la possibilità di utilizzare un valore ben superiore, quello che invece potrebbe contribuire allo sviluppo e alla riduzione della povertà. Questo riguarda quello che gli economisti chiamano 'effetto moltiplicatore'. La disonestà si diffonde dove c'è un clima di apatia, ignoranza e dipendenza. Questo è un altro esempio di quanto siano interconnessi tra loro i fattori della povertà.

Notate che questo non è un giudizio di valore. Non stiamo sostenendo che disonestà, ignoranza e apatia siano un male. Insegnare che cosa è bene e che cosa è male è il compito delle autorità religiose, non il nostro. Questa è solo un'analisi scientifica (tratta dalle scienze sociali) delle cause della povertà.

Per combattere il problema sociale della povertà (se questa è la decisione presa) occorre identificarne e analizzarne le cause.

Tra gli altri fattori alla base della povertà troviamo l'assenza del mercato, la mancanza di istituzioni a sostegno dello sviluppo, la corruzione e la carenza di infrastrutture. Questi fattori sono a loro volta legati alle cinque grandi cause della povertà: apatia, malattia, disonestà, dipendenza e ignoranza.

La povertà, così come la ricchezza, si manifesta in forme diverse legate alla proprietà. Una è per esempio la mancanza di strutture e servizi collettivi di proprietà pubblica. Stiamo parlando per esempio della indisponibilità di strutture e servizi sanitari e di istruzione, della carenza di infrastrutture quali le strade, le aree dedicate al commercio, le linee elettriche e telefoniche, le strutture igieniche e sanitarie, l'acqua potabile e le scorte alimentari. Queste sono risorse pubbliche, non individuali. La povertà individuale si manifesta in salari troppo bassi o inesistenti, nella assenza di proprietà, quale ad esempio i terreni, nella mancanza di capitali privati (attrezzature, immobili, fabbriche) e nella mancanza di capacità e conoscenze.

Questa metodologia pone l'accento sulla formazione di capitale privato e sulla riduzione della povertà incoraggiando il ricorso alla micro-impresa.

Perchè serve investire

Questo metodo si propone di stimolare, a partire dal livello iniziale, l'investimento privato che, se mette radici e cresce, contribuisce alla creazione della ricchezza nella società e allo sradicamento della povertà.

Come formatori, dovete conoscere il significato di investimento e il suo ruolo nella lotta alla povertà e nella creazione di ricchezza (generazione di reddito).

La ricchezza esistente può essere impiegata per il consumo o per l'investimento. Il mais che viene cucinato e mangiato è un esempio di bene di consumo. Un aratro che viene usato per preparare il terreno per la semina è un bene di investimento, è capitale. Il capitale non viene direttamente consumato ma può contribuire a incrementare la ricchezza. Investire significa usare la ricchezza per la produzione di capitale che viene impiegato per aumentare la ricchezza nella comunità e nella società.

Quando avviate questo modello di generazione del reddito, sostenete gli imprenditori a basso reddito a trasformare la ricchezza destinata al consumo in ricchezza destinata all'investimento e quindi all'incremento della ricchezza stessa e alla riduzione della povertà. Le attività produttive su piccola scala, e soprattutto quelle che riguardano la prima trasformazione dei prodotti agricoli, sono quelle che gli imprenditori individuali possono più facilmente condurre anche da soli. Queste attività sono molto necessarie e si ritiene siano anche davvero efficaci per ridurre la povertà su larga scala.

Il vostro lavoro in quanto animatori è di sostenere le persone a basso reddito, e soprattutto le donne (ma anche i giovani disoccupati, le persone inabili o più vulnerabili), a diventare generatori di ricchezza svolgendo per esempio attività di prima trasformazione di prodotti dell'agricoltura locale.

Conclusioni

Nel lavoro in comunità con cui aiutate gli individui a basso reddito a generare ricchezza, non basta seguire ciecamente qualche regola di azione. Occorre che comprendiate bene i principi sociali ed economici che guidano le azioni giuste da intraprendere.

Se operate senza avere prima compreso questi importanti principi, rischiate di assumere decisioni non corrette pregiudicando i risultati delle vostre azioni.

Molti individui potrebbero portarvi fuori strada con argomentazioni che paiono convincenti. Il vero rischio è decidere di intraprendere azioni che contribuiscono a aumentare la dipendenza e la povertà nel lungo termine (anche se magari la riducono nel breve termine) anzichè a ridurre sostenibilmente la povertà generando vero reddito.

Per aiutarvi a comprendere questi importanti principi, questo documento si propone di spiegare la natura della ricchezza (e la differenza tra ricchezza e denaro), la natura della povertà come problema sociale (non individuale), il significato e lo scopo dell'investimento e le ragioni per cui la carità (donazioni gratuite di beni o di denaro), i sussidi e i prestiti agevolati contribuiscono a alimentare il problema anzichè offrire una soluzione.

––»«––

Valore aggiunto:
sapone prodotto con ceneri e materia grassa = creazione di ricchezza


sapone prodotto con ceneri e materia grassa = valore aggiunto

© Copyright 1967, 1987, 2007 Phil Bartle
Web Design di Lourdes Sada
––»«––
Ultimo aggiornamento: 16.10.2011

 Pagina iniziale

 Principi di generazione del reddito