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Gestione Formativa




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APPUNTI DI FORMAZIONE ALLA GESTIONE

di Phil Bartle, PhD

tradotto da Cecilia Lunati


Dedicato a Gert Lüdeking

Appunti per il mediatore

Utilizzare la formazione come metodo di potenziamento

Introduzione:

La formazione alla gestione (MT) ha in questo modulo un'interpretazione speciale; si tratta di una metodologia per lo sviluppo delle capacità. Per te, come mediatore, è necessario essere cosciente delle caratteristiche del MT per un corretto utilizzo.

Nonostante venga definito come "training", ovvero formazione, esso va al di là del significato comune di formazione come trasferimento di abilità; il termine viene utilizzato nel significato di meccanismo per organizzare e dirigere lo sviluppo delle capacità. Questa differenza viene evidenziata di seguito e spiegata nel dettaglio in altri documenti presenti in questa serie.

Anche se è possibile utilizzare l' MT per aumentare le capacità di gruppi e organizzazioni (dai dipartimenti alle agenzie), è ancora più utile quando questa formazione viene integrata con la mobilitazione e l'organizzazione della comunità, tradizionalmente pensata come "sviluppo della comunità".

L'idea principale del MT si trova in quattro domande chiave, che vengono spiegate qui e che si ritrovano spesso nel materiale formativo di questa serie. Come formatore, è necessario che tu conosca queste quattro domande e tu possa ritrovarle nel contenuto principale di ogni attività di pianificazione e di gestione.

Spesso nella formazione vengono utilizzate tecniche come la lettura, la presentazione, le dimostrazioni e gli strumenti audio visivi, ma queste tecniche sono tutte caratterizzate dal fatto di essere passive per gli allievi; agli allievi si richiede di "assorbire" il materiale presentato dal formatore.

Un approccio "participativo", al contrario, è quello in cui gli allievi non sono solamente dei recipienti vuoti da riempire con informazioni e competenze, ma sono coloro che partecipano e prendono delle decisioni in un processo di analisi delle proprie caratteristiche. Determinano inoltre i cambiamenti necessari nella loro propria organizzazione per raggiungere gli obiettivi da loro stessi fissati, in modo più efficace.

I sei propositi:

Riepilogo dei sei propositi del MT:
  • presa di coscienza (è presente un problema);
  • distribuzione delle informazioni (ma esiste una soluzione);
  • acquisizione delle competenze (come risolvere il problema);
  • incoraggiamento (trovare il coraggio, farlo);
ed i più importanti
  • organizzazione (effettiva) e
  • mobilitazione (azione).

Le persone parteciperanno alle tue sessioni di formazione per numerosi motivi. Questi possono includere curiosità, un'indennità per spese di rappresentanza, una pausa dall monotonia della routine. La maggior parte si aspetta di essere informata; molti si aspettano di acquisire nuove abilità. Sarà utile, al momento di introdurre il seminario, effettuare una lista delle possibili motivazioni che i partecipanti possono avere e di richiedere alcuni commenti riguardo ciò che si aspettano.

In seguito effettuare una lista, utilizzando la lavagna, dei sei propositi di cui sopra. I partecipanti li rivedranno in alcuni degli opuscoli in cui verrà spiegato lo stesso concetto ma in modo differente. Ciò è suggerito in questo tipo di lavori. Fai loro capire che gli ultimi due sono quelli più importanti in questa formazione, ma che tu non ti occuperai dell'organizzazione e della mobilitazione; ma starà loro a farlo loro. Dovrai nsistere sul fatto che farai delle domande, ma che loro prenderanno delle decisioni come gruppo. (Rivedere gli appunti del formatore per la sessione di brainstorming).

La questione qui è che il significato comune di "formazione" è trasferimento di abilità, ma questa formazione va ben al di là di questo nei suoi propositi.

Esistono altri due documenti che descrivono nel dettaglio questi due propositi della nostra formazione "Formare per organizzare", e "Formare per mobilitare".

Sviluppo delle capacità:

Molte persone pensano che lo sviluppo delle capacità (precedentemente chiamato "costruzione delle capacità") significa solo formazione e molti credono che formazione significhi solo trasferimento di competenze. In questa metodologia, sono stati identificati sedici elementi di capacità. Si veda "Misurare il progresso". Essi includono il trasferimento di competenze, ma anche altri quindici elementi. Un elemento molto importante è quanto correttamente il gruppo, l'organizzazione o la comunità è organizzata. Quanto bene è organizzata per prendere delle decisioni e quanto effettivamente è organizzata per agire (raggiungere i propri obiettivi)? Il trasferimento di competenze non è omesso in questa metodologia di MT; altri importanti elementi vengono aggiunti.

Il tuo ruolo come trainer e mediatore è quello di assistere il gruppo dei partecipanti nell'organizzazione. Se non sono un gruppo organizzato, significa che il tuo ruolo sarà quello di effettuare un'organizzazione primaria. Il tuo lavoro è un po' simile a quello dell'amministratore di un sindacato.

Ti assicuri di non prendere alcuna parte all'organizzazione, ma che loro come gruppo formino un'organizzazione ed assegnino differenti ruoli, responsabilità e titoli ai vari individui all'interno dell'organizzazione. Insisti sul fatto che sono loro e non tu quelli che devono prendere le decisioni, che la tua funzione è solamente quella di aiutarli a prendere le loro decisioni come gruppo.

Se sono già organizzati in alcune strutture o processi, enfatizza la terza domanda delle quattro domande chiave e sfidali a prendere delle decisioni organizzative che scaturiranno effettivamente in una presa di posizione e in azioni per raggiungere i propri obiettivi.

La formazione alla gestione, in questo caso, è utilizzata per facilitare il gruppo nell'organizzazione o per organizzarsi in modo più efficace.

La mobilitazione della comunità:

Il formazione alla gestione, in questa metodologia, include la mobilitazione, nel senso di mobilitazione all'azione di gruppi, organizzazioni o comunità.

Quando il concetto viene applicato alle comunità, è necessario che sia integrato alle tecniche tradizionali di mobilitazione per lo sviluppo delle comunità, il ciclo di mobilitazione.

La mobilitazione della comunità è stata tradizionalmente associata alle comunità rurali, piccole e relativamente omogenee, ma è più difficile applicarla alle comunità urbane ed eterogenee, come il grande numero di quartieri poveri, che stanno spuntando e crescendo rapidamente in tutto il mondo. Applicando la metodologia del MT, in questo caso, queste differenze nella mobilitazione delle comunità moderne può essere superata più facilmente.

Quando il gruppo target (beneficiari, partecipanti) è un'organizzazione (ONG, CBO, attività private, dipartimenti del governo, agenzie ONU), nonostante nel MT sia compresa la mobilitizione per un'azione, non si tratta di mobilitazione di una comunità.

Le quattro domande chiave:

Prima di iniziare la formazione alla gestione, occorre pensare attentamente alle quattro domande chiave.

Le quattro domande chiave sono: (1) "Cosa vogliamo?" (2)" Cosa abbiamo? " (3)" Come possiamo usare ciò che abbiamo per ottenere ciò che vogliamo? " e (4) " Cosa succede se lo facciamo?". Queste domande vengono ripetute in molti dei documenti formativi di questa serie.

Ricorda che queste quattro domande formano una singola sequenza logica. La prima domanda si riferisce all'identificazione del problema principale e il problema più importante fra i numerosi problemi. Assicurati che ci sia un accordo totale fra i partecipanti circa il fatto che il problema scelto è il più importante. Alcuni potrebbero dover accettare il compromesso. Assicurati che la scelta non è dovuta all'interesse di un gruppo o di una fazione, ma da tutti i partecipanti.

La soluzione al problema principale è "l'obiettivo", o la risposta alla domanda n. 1 (cosa vogliamo). La risposta alla domanda numero due è l'analisi della situazione iniziale, in seguito tutti i pro e i contro vengono considerati. La domanda numero tre "come?" è la domanda che porta all'organizzazione e alla programmazione dei passi necessari per il raggiungimento degli obiettivi del gruppo. La risposta alla domanda numero quattro è una stima o previsione della valutazione dell'impatto ottenuto.

I partecipanti possono non rendersene conto, in quanto occupati a rispondere alle domande, ma è necessario che tu capisca e dimostri loro quando hanno finito, che le risposte alle quattro domande formano un concetto logico, che è il concetto base dell'organizzazione di un progetto.

Facilitazione:

È molto importante per te non riunire un gruppo di allievi, non dire loro quello che devono fare e non rivelare loro le soluzioni ai problemi.

Aiuta i partecipanti ad "impadronirsi" delle soluzioni; è importante che le identifichino, che rispondano alle quattro domande, che organizzino e riorganizzino (la ristrutturazione istituzionale). Questo è l'importante per loro, per diventare più forti e più efficienti. Il tuo supporto consiste nel fare domande e lasciar loro trovare le risposte.

Non esitare a rispondere alle loro domande, ma mantieni in testa uno schema circa dove devono essere diretti e fai loro domande che li guidino a questo fine. Spronali a giustificare le loro decisioni, ma non prendere decisioni al loro posto.

Quando mancano degli elementi alle loro scelte, sottolinea ciò che manca ma lasciali cercare i modi di trovare ciò che manca. Utilizza un approccio facilitativo per incoraggiare la partecipazione degli allievi nella presa di decisioni.

Anche se ciò assomiglia alle tecniche PRA, in questo caso si tratta di mobilitazione partecipatrice e non ricerca o valutazione della partecipazione. Si tratta di un intervento, una stimolazione, un incoraggiamento e una giuda nella partecipazione alla presa di decisioni come gruppo.

Conclusione:

Ci sono tre documenti in questo sito per i formatori, che spiegano attentamente i principi del formazione alla gestione applicato al potenziamento delle comunità o organizzazioni.

Lista dei documenti: Capitolo tre di Formazione per la forza, "Formazione alla gestione per il potenziamento delle comunità", il secondo documento della Strategia CMP", Il Profilo Generale della Strategia come Unità," e il terzo documento nella Strategia CMP Strategy. "La Strategia spiegata nel dettaglio".

Se volete rendere più efficace l' MT, prima di tutto impara i principi e i metodi che sono spiegati in questi documenti.

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Ultimo aggiornamento: 10.10.2011

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