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CREARE GLI ORGANIZZATORI

Guida per i loro formatori

di Phil Bartle, PhD

Tradotto da Erica Salvaneschi


Linee guida per i formatori

Come trasformare gente comune in organizzatori?

Organizzarsi è essenziale nel rafforzamento delle organizzazioni: allora, come insegnare questa virtù a coloro che vorrebbero impararla? I documenti di formazione guideranno i potenziali mobilizzatori nell'apprendimento dei principi e delle abilità necessarie. Il formatore vorrà sapere come utilizzare le dispense contenute in questo modulo.

Vi consigliamo, come sempre, di consultare il modulo sui Metodi di formazione, il quale fornirà linee guida generiche. Il presente documento è focalizzato sul procurare abilità organizzative. Queste ultime sono una combinazione tra capacità organizzativa dei sindacati e quella della sfera dirigenziale.

Consigliamo anche di dare un'occhiata al modulo sull' Alfabetizzazione funzionale. Qui raccomandiamo ai formatori di non copiare ciecamente i metodi ortodossi, ma di iniziare con i principi base e creare nuovi metodi a partire da essi.

Training attivo

In questa breve dispensa, suggeriamo ai formatori che i membri della comunità dovranno imparare ad organizzarsi direttamente dall'esperienza. Richiama un po' gli stessi principi che raccomandiamo di usare per la formazione dei mobilizzatori. Ricordate agli studenti che in un'istituzione scolastica ortodossa essi hanno un curriculum fisso, e verranno valutati a seconda della precisione con cui risponderanno alle domande dell'esame (o da come svolgeranno i compiti). Saranno giudicati e ritenuti idonei a seconda di come dimostreranno ciò che hanno imparato.

Nel Training attivo, al contrario, coloro che verranno addestrati, come pure il loro livello di apprendimento delle abilità necessarie, dovrebbero essere giudicati dalle azioni successive alla formazione, non da esami, saggi o test, che dimostrano unicamente la loro capacità di superare gli esami. Questa è una formazione non ortodossa. Quello a cui miriamo è l'inculcare negli studenti la convinzione che essi non devono chiudere i membri della propria comunità in una scuola a passare gli esami, ma fare in modo che essi imparino con l'esperienza. E inoltre, che li valutino per la pratica, piuttosto che la teoria. La loro formazione a questo punto deve essere l'elaborazione di progetti al fine di ottenere un'insieme specifico di obiettivi comunitari. Lasciate che si organizzino (con la guida del loro formatore in qualità di mobilizzatore comunitario) per ottenere quegli obiettivi (espressi sotto forma di un "progetto"). Valutate la loro formazione secondo l'abilità con la quale riusciranno ad organizzarsi per portare a termine i propri piani.

Dopodiché, dite agli studenti di fare finta di essere una comunità, tutti in gruppo.

Organizzateli per decidere e ideare un progetto comunitario, nonché pianificare i cambiamenti complessivi nella comunità. Utilizzate i loro progetti come perno della discussione, cercando di tirare fuori dagli studenti la differenza tra (1) organizzarsi per assumere decisioni e (2) organizzarsi per l'azione. Inoltre, fate loro elencare i vari principi che sono stati invocati, da loro e da voi stessi, nel corso dell'organizzazione e della pianificazione. Nel workshop formativo, la valutazione si basa sulla loro abilità nel pianificare.

Nel lavoro complessivo, la loro valutazione si basa su quanto bene la pianificazione sia avvenuta.

La formazione dei dirigenti

Questa parte può essere divertente, e allo stesso tempo rivelatrice. E' meglio lavorare con un gruppo di almeno venti persone. Sarebbe meglio conservare questa parte dopo le sessioni di pianificazione e ideazione del progetto comunitario, o combinarla con esse. L'intera sessione formativa per questo modulo si può organizzare in una sessione combinata, che può continuare per un giorno intero, inframezzata da pause pranzo e pause ordinarie.

L'idea di base è l'organizzare l'intero gruppo in un "role play", in cui nessuno farà parte del pubblico. (i visitatori VIP al workshop devo essere coinvolti nel gioco, non devono stare da parte a osservare; il loro stesso osservare disturberà la creatività e il fluire di innovazioni e variazioni.) Il compito del gruppo è quello di agire come una comunità, di scegliere un dirigente che studierà progetti per la comunità nel suo insieme, di modo che tutti gli altri membri partecipino attivamente al processo. La pianificazione della situazione è parte del processo di formazione tanto quanto la recita delle parti. Come qualsiasi gioco di ruolo o di simulazione, è importante radunare tutti alla fine per rivedere e discutere quello che è successo. Durante la riunione, chiedete ciò che si è imparato e che si potrà rivelare utile nel mobilizzare e organizzare sul campo.

E' utile identificare una persona per ogni ruolo e uno o due "consiglieri" a servizio di quella persona. I consiglieri chiederanno una pausa per consigliare il "role player" (l'attore), e utilizzeranno il tempo avanzato per fare da "coach" a costei su come recitare il proprio ruolo in un modo interessante, coinvolgente o persino divertente. Preparate una situazione originale in cui il gruppo lavorerà. In essa, indentificate la leadership esistente, che potrà essere un modello tradizionale principale-consiglieri, oppure sindaco e un insieme di consiglieri, qualsiasi cosa sia tipica della zona in cui i mobilizzatori lavoreranno. Si potrà utilizzare un attore e due consiglieri, oppure due o tre partecipanti con uno o due consiglieri, tutto dipende dalla grandezza del gruppo di studenti.

Dopodiché, nella comunità, verranno identificati diversi tipi di membri. Accertatevi di includere categorie di persone nella comunità che potrebbero facilmente rimanere tagliate fuori dal processo. In questa categoria sono inclusi donne, disabili, minori, membri di minoranze etniche, membri di gruppi religiosi di minoranza in aree molto conservatrici. Oppure anche anziani, criminali o ex carcerati.

Principio fondamentale, che dovrete spiegare al gruppo nel momento in cui voi, o essi con la vostra guida, lo metteranno in atto, è far sì che persone reciteranno ruoli che essi non ricoprono nella vita reale. Mettete un uomo nel ruolo di una donna. Mettete una persona in salute e attiva a recitare il ruolo del "disabile". Mettete una persona timida e reticente nel ruolo dell'ambizioso politico locale, che proverà ad usurpare il processo organizzativo a favore del proprio beneficio. Questo ci porta ad un altro elemento dello scenario.

Create ruoli in cui alcuni soggetti cercheranno di "gettare una chiave inglese nel macchinario".(1) Identificate quei membri della comunità che potrebbero voler manipolare il processo organizzativo in favore dei propri obiettivi. Una persona potrebbe essere ad esempio il direttore della scuola locale, il quale tenterà di convincere la comunità che il loro principale desiderio è avere una nuova scuola.

Nota: L'espressione usata nel testo originale significa letteralmente "gettare una chiave inglese nei macchinari"; si tratta di slang usato tra i meccanici e tecnici ad indicare il fare qualcosa che manda in confusione l'intero lavoro, che ostacola il funzionamento scorrevole del processo, o che sconvolge l'ordine delle cose.

Una chiave inglese in sé è un ottimo attrezzo per allentare o stringere le viti, ma può anche costituire un grosso ostacolo e causare un disastro se lanciata in una macchina in funzione, dove non è voluta né necessaria.

Assicuratevi che la persona che reciterà il ruolo del mobilizzatore abbia almeno due consiglieri; in caso contrario, identificate due mobilizzatori che lavorino insieme per organizzare la comunità. Costui verrà chiamato a reagire contro tutte le "chiavi inglesi" lanciate nei macchinari. E' necessaria esperienza e una certa dose di forza.

Un'azione opzionale è quella di identificare un leader corrotto, un consigliere o un anziano (come ruolo nel gioco), che tenterà di manipolare la realtà in modo che ci sia meno trasparenza, il quale, da dietro la sua barriera, potrà trarre vantaggi personali dal processo organizzativo. Un'altro ruolo opzionale è il membro apatico o pigro, anche se in questo caso egli articolerà la propria opinione, invece che dileguarsi come di consueto.

Discutete il ruolo del tesoriere con il gruppo. Identificate due ruoli che potenzialmente potrebbero diventare il tesoriere all'esecutivo. Uno è un professore con esperienza di contabilità, ma viene da un'altra parte del paese e non ha legami con la comunità e non vi sono mezzi a disposizione di essa per esercitare controllo sociale al fine di assicurare trasparenza. (Questa persona vorrà mettere le mani sul denaro e, non appena riuscitovi, fuggire). L'altro è un'anziana donna analfabeta, che è capace di contare, ma non di leggere. Ella vorrà il meglio per la propria comunità e si potrà contare su di lei nel fare ciò che si dovrà fare per il beneficio della comunità.

Il compito di questo gruppo, con il supporto e la guida a tutti i ruoli interpretati nel processo, è il determinare come scegliere un dirigente, e chi sarà quel dirigente. Ricordate al gruppo che le elezioni, inclusa quella tramite ballottaggio segreto, sono viste come qualcosa che crea divisioni in molte società, e la ricerca del consenso tramite il dialogo di solito è più accettabile. Il ricercare il consenso ha anche un ruolo pedagogico: in quanto tutti i partecipanti possono formulare le proprie posizioni, tutti quanti possono valutarle.

Il dialogo multidimensionale che ne risulta, in sé, aiuta gli studenti a capire il processo la cui creazione essi stessi stimoleranno sul campo. La discussione dovrebbe vertere sullo scegliere un dirigente per gestire il processo di empowerment che la comunità sceglie.

La stessa sessione può essere allargata, dopo alcune pause, fino ad includere lo sviluppo di un piano di azione comunitario, all'interno del quale sviluppare il primo progetto.

Valutare la situazione

Si può approfittare di questa sessione (Valutazione partecipatoria) per rompere la continuità tra la sessione in cui si determina la dirigenza e il concepire un piano di azione comunitaria. Nel lavoro comunitario, il processo di valutazione dovrebbe precedere la pianificazione.

Quando si tratta di sviluppare abilità, una formazione e spiegazione dei metodi PRA oppure PAR , così come sono sviluppati nel Sussex o alla Columbia University, sarebbero molto utili a questo punto. Se riuscite a trovare un esperto in PRA/PAR che partecipi in qualità di contribuente esterno al vostro workshop, sarebbe decisamente meglio.

Allo stesso tempo, questa è una buona opportunità per gli studenti di fare un viaggio sul campo. Dovrete innanzitutto (qualche settimana prima della formazione) contattare i leader locali e/o i lavoratori comunitari. La comunità potrà essere urbana o rurale. Durante il workshop formativo, porterete l'intero gruppo a fare un tour del posto. Tuttavia, il tour non sarà semplicemente una visita. Preparate gli studenti in anticipo chiedendo loro di pensare a se stessi come residenti e membri della comunità che visiteranno. Essi dovrebbero temporaneamente abbandonare i ruoli preparati per la sessione precedente e successiva, e semplicemente far finta di vivere nella comunità.

Spiegate loro che, nel corso del tour, essi dovranno prendere appunti e fare degli sketch, e che dopo il tour il materiale verrà unito per creare una mappa composita, e una valutazione delle cose positive e negative che hanno notato. Gli elementi positivi includeranno il potenziale e le risorse che potrebbero essere impiegate nei progetti comunitari. Quelli negativi saranno la solita lista di strutture e servizi non funzionanti.

E' poi facoltativo includere un lavoratore comunitario con esperienza, dalla suddetta comunità nella sessione che segue la visita guidata. Nel caso, sarebbe meglio impiegare costei come risorsa nel mentre in cui il gruppo svolgerà la valutazione scritta. Non chiedetegli/le di tenere una presentazione in questo momento.

Al gruppo viene dato il compito di preparare una valutazione scritta, includendo lo sketch di una mappa, del posto visitato. A seconda del numero dei vostri studenti, vorrete dividerli in piccoli gruppi di quattro o cinque, ed assegnare ad ognuno un diverso aspetto della valutazione da preparare. Avvisateli tuttavia, che i piccoli gruppi non sono gruppi di discussione, ma gruppi di lavoro, e che essi dovranno produre un elemento di valutazione comunitaria. Assicuratevi che essi abbiano carta e penna, e pennarelli e lavagna, se necessari.

Dopo aver riunito i gruppi, essi combineranno i loro contributi per dare origine ad una valutazione composita. Solo dopo che ciò sarà stato fatto, potrete radunare il gruppo per discutere. Una sessione di gruppo post discussione della valutazione è facoltativa e dipende dal tempo a disposizione. La stesura della valutazione scritta in sé è la parte più preziosa del processo per gli studenti. Se la formazione ha troppi debriefing, diventa troppo ripetitiva. L'introdurra l'esperto esterno di PRA-PAR può essere svolto prima o dopo il tour.

PIANO DI AZIONE COMUNITARIA E IDEAZIONE DEL PROGETTO

C'è spesso confusione, tra residenti di molte comunità (specialmente rurali) e formatori senza esperienza e formazione alcuna, riguardo alla differenza tra piano di azione e progetto comunitario. Ciò è dovuto al fatto che, storicamente, in molte attività di sviluppo comunitario, i responsabili dello sviluppo si occupavano di tutto il lavoro di pianificazione, e i membri comunitari venivano chiamati a fornire la manodopera gratuita. Per ragioni simili, c'è spesso opposizione al lavoro comunitario, specialmente in ex colonie, poiché il cosiddetto "sviluppo comunitario" era in realtà una forma di lavoro forzato, perfino schiavismo.

Dovrete assicurarvi che i vostri studenti trasmettano ai membri della comunità l'idea che, se essi vorranno una clinica, o una scuola o un pozzo, oppure vorranno che i proprietari degli immobili affittino a cifre ragionevoli, dovranno organizzarsi in prima persona e fare il lavoro di pianificazione, non i lavoratori comunitari. Dal momento che non è cosa facile far sì che i residenti si assumano le proprie responsabilità e portino a termine il lavoro di pianificazione, vi è la tentazione, da parte del mobilizzatore, di prevalere e portarlo a compimento.

Sbagliato!

All'inizio di questa sessione, potrete continuare dalla seduta di "role play" con cui avete iniziato nel selezionare i dirigenti. Potrete cambiare alcuni dei ruoli. Nella speranza che la comunità abbia scelto l'anziana signora analbafeta piuttosto che l'estraneo istruito, potrete attribuire nuovi ruoli a questi studenti. Coloro che avevano doppi fini e intenzione di manipolare il processo a favore dei loro piani, continueranno le loro attività, quindi tenete quei ruoli, magari aggiungetene di più con altri interessi.

Un nuovo ruolo potrebbe essere qualcuno che, per qualsiasi ragione, si oppone al processo intero di empowerment della comunità, e che insiste che si dovrebbe aspettare che il governo (o una missione di aiuto) agisca al loro posto. Nella vita reale, quelli che si oppongono a tale partecipazione comunitaria solo anche coloro che traggono beneficio dal modo in cui le cose erano svolte in passato. Si tratta o di leader locali, oppure di funzionari, i quali guadagnano voti o promozioni di carriera nel fornire servizi alla gente, invece che promuovere il rafforzamento affinché il popolo faccia le cose da sé.

Questa volta dovrete far sedere il comitato esecutivo al tavolo di fronte alla stanza, mentre agli altri studenti viene detto che saranno membri della comunità che non fanno parte dell'esecutivo. Essi potranno osservare gli incontri dell'esecutivo e, a meno che un membro dell'esecutivo non dirà loro quello che sta succedendo, non saranno al corrente delle decisioni prese da esso. L'esecutivo deve decidere se e quando i dirigenti diranno al pubblico ciò che hanno deciso. Ogni tanto, un membro della comunità si reca al tavolo e chiede di essere ascoltato dall'esecutivo, e discute a favore di una decisione o di un'altra. Il consiglio comprende persone che prendono a cuore il progresso della comunità, e altri che invece pensano solo ai propri interessi.

Nel primo stadio del processo, l'esecutivo deve sviluppare un piano comunitario. Fissate il piano arbitrariamente a cinque anni. Il piano deve essere basato sulle quattro domande nella dispensa. Potrete appendere un poster grande ad una parete, con un elenco delle quattro domande. Non dev'essere svolto in maniera professionale. Il piano può includere uno o più progetti comunitari. Potrebbe includere progetti non materiali come un programma di alfabetizzazione.

Vorrete aggiungere un ulteriore ruolo (con consiglieri) di pianificatore provinciale o regionale. Essi insisteranno che la comunità deve conformarsi ad un'area più ampia, mentre l'esecutivo sostiene che l'area più grande deve sensibilizzarsi verso i desideri delle comunità, se vorrà adottare un comportamento democratico. Le dinamiche di tale dialogo saranno la base di un role play di un'ora, e a questo punto vorrete interrompere la sessione per discutere le implicazioni davanti a tutti.

Dopo la sessione che riguarda la realizzazione di un piano d'azione comunitario, fate una pausa. L'azione in sé è la formazione, e non è strettamente necessario fare un debriefing a questo punto. E' un buon momento per mostrare un film o un video, dopodiché fare una pausa per il pranzo o fino all'indomani. La sessione circa l'ideazione di un progetto comunitario è simile a quella dell'elaborazione di un piano. Vorrete ruotare i vari ruoli per condere a ciascuno un'esperienza diversa, e aumentare la consapevolezza tra gli studenti sui vari attori nella vita reale. Qualora vogliate utilizzare più dispense, c'è un intero modulo dedicato all'ideazione di un progetto. Vedere: Ideazione del progetto.

Organizzarsi per l'azione

Questo documento finale del modulo ha lo scopo di insegnare agli studenti che un'organizzazione deve avere uno scopo chiaramente identificato, e che quello scopo deve influenzare la sua struttura oppure il modo in cui l'organizzazione è organizzata. In molte sezioni di questo sito, si enfatizza che il grado di organizzazione di un gruppo è un fattore che contribuisce alla sua forza. Si tratta di uno dei 16 fattori della capacità. Vedere Misurare il rafforzamento.

Se gli studenti sono giovani e in buona forma fisica, e dovrebbero esserlo, potrete organizzare una partita di uno sport di squadra per illustrare il concetto. Discutetene con gli studenti in dettaglio. Organizzate una breve partita a calcetto o pallamano. Scegliete due schieramenti di eguale numero, e di uguale (limitatamente alle vostre conoscenze) livello di abilità e forza. Un gruppo è organizzato in diversi ruoli di squadra, inclusi allenatore, portiere, difesori e attaccanti. All'altro gruppo viene chiaramente detto che non dovranno organizzarsi e che ogni membro dovrà giocare ogni posizione e che il non giocatore (allenatore) non dovrà provvedere a nessuna guida. Iniziate la partita. Il gioco dovrebbe essere assai sbilanciato.

Terminate la partita dopo poco e discutete l'organizzazione di ogni squadra con il gruppo come insieme unico. Molti tra i membri della comunità presumeranno che l'unica attività organizzativa che deve essere implementata è quella dell'esecutivo. Essi spesso si lasciano sfuggire l'idea che bisogna anche organizzare qualcosa per assicurare che il progetto venga intrapreso e completato. L'organizzazione che mette in pratica questa attività può essere un subcomitato dell'esecutivo. Può includere in parte gli stessi membri, ma anche membri esterni.

Lo scopo dell'esecutivo è assumere decisioni, come quale direzione sta prendendo la comunità e come essa arriverà al risultato sperato. L'obiettivo del comitato "realizzatore" è di completare il progetto. Le due organizzazioni hanno scopi differenti, e quindi due diversi gruppi di ruoli. Questo significa che i membri della comunità devono essere consapevoli di quali diverse attività assicureranno il completamento dei progetti.

Nel creare posizioni o ruoli nel comitato realizzatore, i membri non costituiranno un'organizzazione progettata per assumere decisioni, ma ciascuno dei ruoli dovrà contribuire alla realizzazione del progetto. Si tratta di organizzarsi per l'azione. Vi sono molti dettagli da portare a termine prima del completamento di un progetto, e i membri dovranno identificarli e determinare chi si prenderà cura di ciascuno.

L'ideazione del progetto quindi, dovrebbe includere una descrizione dei vari ruoli e delle implicazioni che ciascun ruolo comporta. Il comitato realizzatore dovrebbe riunirsi più spesso rispetto all'esecutivo nel corso della realizzazione del progetto (ad esempio, nella costruzione), e i membri, ciascuno avente una determinata responsabilità, devono fare rapporto sul grado in cui questa viene messa in atto.

Dopo la sessione di role play sulla realizzazione di un piano d'azione comunitario, e quella per l'ideazione di un progetto, vorrete proseguire con un'ulteriore sessione, ovvero quella dedicata alla creazione di un comitato improntato all'azione, al completamento del progetto, che sia in contrasto con l'esecutivo, progettato per assumere oppure convogliare le decisioni comunitarie. Vi sono molti modi per integrare le sessioni tra di loro, e dipenderà da voi (magari consultandovi con gli studenti) decidere come il lavoro verrà svolto.

Conclusioni

Con l'aiuto di questi cinque moduli, e questo in particolare (sull'organizzazione), dovreste essere in grado di trasformare gente comune in organizzatori.

Dovrebbe anche essere un progetto di auto selezione, che permette a coloro che capiscano cosa c'è che non va e non sono disposti o non riescono a fare ciò che è loro richiesto, di auto escludersi in modo pacifico e tranquillo.

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Ultimo aggiornamento: 13.10.2011

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